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Juventus i conti non tornano: tre scudetti ma bilancio ancora più in rosso

Tra giugno 2013 e marzo 2014 la società ha realizzato utili per soli 1,9 milioni di euro. Da quando Agnelli è presidente sono già 159,6 i milioni di perdita cumulati.
A cura di Alessio Pediglieri
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A livello sportivo nulla da eccepire: tre scudetti in altrettante stagioni, due Supercoppa italiane e una egemonia assoluta nel panorama calcistico italiano. Insomma, un esempio da guardare, da cui imparare e seguire. Non per ciò che riguarda la sana gestione societaria, però, perchè la società della famiglia Agnelli non può mostrare con altrettanto orgoglio il bilancio pesantemente in rosso, ancor più della passata stagione, complici i passi falsi in Coppa tra Europa e Champions League. Nulla di grave, dicono in Corso Galileo Ferraris, tutto previsto e preventivato. Bisognerà capire quanto inciderà però nel prossimo mercato e sulla gestione di Antonio Conte, il tecnico che pretende garanzie per rimanere in sella alla Juve.

Rosso cronico – Tra giugno 2013 e marzo 2014 la società ha realizzato utili per soli 1,9 milioni di euro, che a giugno, cioè alla fine della stagione, si trasformeranno, stando alle parole del presidente in un rosso maggiore di quello realizzato lo scorso anno, quando la Juve incassò una perdita di 15,9 milioni di euro. L'anno prima era andata ancora peggio con una perdita di 48,7 milioni e nel 2011 erano stati addirittura 95 milioni. Numeri negativi da capogiro che devono fare riflettere. non solo la Juve ma l'intero panorama italiano perché se per vincere sul campo bisogna affossare i bilanci qualcosa  – di grave – non va.

Mercato a rischio – Che la Juventus non abbia investito è una favola. E' vero, nessuna spesa folle ma ci sarà pur un motivo se dall'inizio della sua presidenza, oramai oltre 4 anni or sono, Agnelli ha già collezionato 159,6 milioni di perdite a cui si aggiungeranno quelle di quest'anno. E in più ci sono i debiti che sono andati di pari passo. A marzo 2014 la posizione finanziaria netta era negativa per 198,9 milioni in aumento di 38,6 milioni di euro rispetto ai 160 milioni di inizio stagione. Le spese maggiori sono state per il mercato e in vista di voler trionfare anche in Europa le prospettive non sono rosee: per il classico top-player serve prima fare cassa, altrimenti  – in mancanza di risultati a fine stagione 2014-2015 – il tutto si aggraverebbe ancor più.

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