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Juventus, futuro di Allegri: “Incontrerò Agnelli la settimana prossima. Ma voglio restare”

E’ così che Massimiliano Allegri risponde in conferenza stampa alle domande dei giornalisti sul suo futuro. “Avevo comunicato che sarei rimasto prima della sfida di ritorno contro l’Ajax. Questo è il dato di fatto. Ora ci vedremo in settimana e parleremo di tutto, anche del progetto che ho in mente. Quest’anno fa più clamore perché siamo stati eliminati ai quarti di Champions”.
A cura di Maurizio De Santis
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In settimana poi ci vedremo con il presidente e faremo un bilancio come facciamo ogni anno. Io avevo comunicato che sarei rimasto prima della sfida di ritorno contro l'Ajax. Questo è il dato di fatto.

E' così che Massimiliano Allegri risponde in conferenza stampa alle domande dei giornalisti sul suo futuro e sulle voci che lo vorrebbero lontano dalla panchina bianconera. Indiscrezioni che non scalfiscono il tecnico toscano.

Intanto sono grato al presidente e alla società che mi fanno sentire fiducia. So benissimo che non piaccio a tutti e nemmeno può essere così… poi il calcio è fatto di risultati, lavoro quotidiano e io devo dare conto alla dirigenza del mio lavoro. Ripeto che prima della sfida contro l'Ajax ho detto al presidente che sarei rimasto. Ora ci vedremo in settimana e parleremo di tutto. Ma succede ogni anno. Quest'anno fa più clamore perché siamo stati eliminati ai quarti di Champions.

Rinnovo del contratto fino al 2022 e maggiore possibilità d'incidere sulle scelte di mercato. Sarebbero queste alcune delle ipotesi/condizioni che il tecnico metterà sul tavolo nell'incontro con la dirigenza. Allegri non smentisce né conferma e quando gli chiedono quale siano le idee per il futuro replica con un sorriso e con un tono altrettanto deciso.

Non le ho certo in mente ora, ma da sei mesi – ha ammesso -. Con il presidente ci sarà da mettersi d'accordo, poi penseremo agli aspetti tecnici. Se resto anche col contratto in scadenza? Non posso rispondere a questa domanda, prima deve esserci l'incontro con il presidente. Con il presidente abbiamo un ottimo rapporto, di onestà e stima reciproca. Lo stesso vale per Fabio Paratici, Pavel Nedved ed è stato così anche il direttore Marotta fino a quando ha lavorato a Torino con la Juventus. Dico sempre che senza una grande società non si va da nessuna parte e la Juventus lo è.

Pochi minuti ancora, il tempo di scherzare sulla formazione – un modo per dribblare la curiosità sul suo futuro – poi Allegri lascia la conferenza stampa senza aggiungere altro su cosa accadrà di qui nelle prossime ore.

Perché non parliamo anche della nostra gara contro la Roma davanti a 50mila persone? Poi ci gustiamo la festa scudetto in casa contro l'Atalanta… Parliamo anche di questo – sorride Allegri che un po' di prende gioco della platea nel botta e risposta -. Abbiamo anche recuperato calciatori importanti come Dybala, Alex Sandro, Emre Can…

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