Juventus, Demiral: “Chiellini e il mio idolo. Lusingato del paragone con Montero”
Giorgio Chiellini è il suo idolo. Il paragone con Montero lo lusinga e – dice Merih Demiral – "spero di esserne sempre all'altezza". La Juventus è un sogno conquistato con il lavoro. È così che il difensore turco – primo calciatore del suo paese nella storia bianconera – si presenta nella conferenza stampa ufficiale. Un pizzico d'emozione c'è ma viene spazzata via dall'orgoglio e dalla consapevolezza di essere arrivato a uno snodo della carriera, a 21 anni è un trampolino di lancio oppure un treno perso al volo. A Torino può allenarsi con i migliori, vincere lo scudetto, competere per la Champions… insomma, sognare tutto ciò che a un ‘centrale di provincia' (ex Sassuolo) non è consentito. Indosserà la maglia numero 28: è accanto a Pavel Nedved quando la solleva e, sorridente, si concede per la foto di rito.
Ho fatto molti sacrifici per arrivare fin qui ma non credo di essere una sorpresa – ha ammesso Demiral -. Tutto si basa sul mio lavoro e ora vestire la maglia della Juventus rappresenta la realizzazione di un sogno.
Chiellini e Montero ‘buoni maestri' di Demiral
Bonucci, il talento di de Ligt e Chiellini, Rugani possono rappresentare una montagna da scalare. La concorrenza in difesa non spaventa Demiral anzi è uno stimolo, l'opportunità di carpire i segreti a colui che definisce un esempio. Da Chiellini a Montero è un salto indietro nel tempo, l'ex Sassuolo aziona il rewind e lascia che le immagini scorrano dinanzi ai suoi occhi.
Giocare assieme calciatori che seguivo da piccolo è un onore – ha aggiunto Demiral – in difesa la Juve ha alcuni tra i migliori al mondo. I miei idoli sono quelli con cui sto giocando adesso, come Chiellini. Allenarmi con lui è una fortuna, stessa cosa con Bonucci… tutti mi stanno aiutando molto nell’ambientarmi quanto prima. LSpero di poter acquisire tanto dalla loro esperienza. Il paragone con Montero? Per me è un onore.
Obiettivo: dall'Italia all'Europa per conquistare il triplete
La vera sfida è in Europa, la vera sfida è conquistare quella Champions che Allegri ha solo sfiorato in due occasioni (nelle finali del 2015 e del 2017). Alla Juventus è così, si gioca per vincere e arrivare secondi è una sconfitta. Demiral lo sa, lo ha capito in queste poche settimane da bianconero.
Sono sicuro che quest’anno faremo grandi cose in Champions. La Juve inizia ogni stagione con l’obiettivo di conquistare ogni trofeo. Potermi allenare con Sarri mi permette di migliorare i miei punti deboli: si occupa molto dell’aspetto difensivo e questo è molto importante per me.