Juventus, Del Neri è carico: non poniamoci limiti
Sta per arrivare il gran giorno in casa Juve. Il posticipo della 6ª giornata di Serie A avrà come protagonisti l'Inter di Benitez e la Juventus di Del Neri, nel match che ormai viene etichettato da anni come Derby d'Italia.
LA CRESCITA – Tra i più carichi in casa bianconera troviamo l'eterno capitano, Alex Del Piero, e il mister, Gigi Del Neri: «È stato un periodo di grandi cambiamenti, di grande lavoro, un cantiere sempre aperto, però migliorato molto sotto il punto di vista dell'atteggiamento e della voglia di fare sul campo risultati importanti. Cambiamenti radicali non hanno mai portato risultati immediati, ma risultati a tempo, noi ora stiamo ottenendo buoni risultati e siamo fiduciosi per il futuro. La Juve trarrà grandi vantaggi da questa annata».
FIDUCIA – C'è grande fiducia in casa Juve, tutto grazie alle convincenti prestazioni contro il Cagliari in campionato e contro il City in Europa League, con un Krasic formato "furia ceca" e l'attesissimo ritorno dell'attaccante che tanto è mancato l'anno scorso al binomio Ferrara-Zaccheroni, Vincenzo Iaquinta.
PROBLEMA DIFESA – Nonostante la clamorosa quantità di gol subiti dal reparto difensivo, Del Neri sottolinea: «13 gol subiti e 21 fatti la dicono lunga sulla potenzialità di questa squadra in attacco, se fossimo perfetti saremmo primi in classifica. Dobbiamo trovare gli equilibri.»
INTER – Ovviamente c'è grande attesa per il match contro la capolista, ma Del Neri abbassa il tiro: «Ci sono state tante partite importanti, soprattutto quando ho iniziato ad allenare. È una sfida che interessa a tutta Italia. (…) Questa è una sfida importantissima, ma ne ho affrontate altre molto più importanti e difficili per me. (…) se un allenatore si spaventa per una gara meglio che cambi mestiere».
NO LIMITS – Sulle capacità della sua Juve, il mister ha le idee piuttosto chiare su come porsi: «Senza limiti, il che vuol dire interpretazioni diverse: Se la Juve si comporta come a Manchester il no limits può spostarsi più su».
Gli Alan Parsons Project cantavano: "What goes up, must comes down" (ciò che va su, prima o poi andrà giù), ma i tifosi della Juventus sperano che questo "no limits" vada giù il più tardi possibile, perché ciò equivarrebbe all'inseguimento di obiettivi sempre più prestigiosi.
Giuseppe Senese