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Juventus, De Ligt non vede l’ora: “Cristiano Ronaldo? E’ il mio idolo da sempre”

In attesa della conferma ufficiale del suo più che probabile passaggio alla Juventus, il giovane difensore ha nuovamente parlato del fenomeno portoghese: “Ho sempre voluto essere Cristiano Ronaldo quando giocavamo a calcio da ragazzi. Soprattutto nel periodo in cui giocava nel Manchester United. Anche la mia prima maglia da calcio era la sua”.
A cura di Alberto Pucci
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Ha solo diciannove anni, ma ha già le idee chiare su quello che sarà il suo futuro. Dopo aver incantato tutta Europa e trascinato l'Ajax fino alle porte della finale di Champions League, Matthijs de Ligt è pronto per una nuova avventura: probabilmente a tinte bianconere. Il difensore olandese, attualmente ancora in vacanza alle Bahamas dopo le fatiche della Nations League, è infatti ad un passo dal diventare un giocatore della Juventus e, soprattutto, il nuovo compagno di squadra del suo idolo: Cristiano Ronaldo.

"Recentemente ho cenato con dei miei amici con cui giocavo a calcio – ha raccontato De Ligt ad un portale olandese – C'erano anche degli amici d'infanzia. Siamo arrivati alla conclusione che ho sempre voluto essere Cristiano Ronaldo quando giocavamo a calcio in giardino. Soprattutto nel periodo in cui giocava nel Manchester United. Anche la mia prima maglia da calcio era la sua. Quella cena c'è stata subito dopo le due sfide contro la Juventus, in cui ho dovuto affrontare proprio Ronaldo".

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I dettagli dell'accordo bianconero con l'Ajax e con il difensore

Dopo giorni di trattative, Juventus e Ajax avrebbero dunque trovato l'intesa per il trasferimento del classe '99. Agli olandesi andranno infatti 80 milioni di euro, mentre al ragazzo un ingaggio di 7 milioni e mezzo di euro più ricchi bonus (che farà lievitare il suo stipendio fino a 12 milioni) per i prossimi cinque anni.

Un'intesa che dovrebbe diventare ufficiale verso la fine di questa settimana, o al più tardi ad inizio della prossima, non appena De Ligt tornerà dalle ferie: "Sta andando tutto velocemente, a volte me ne rendo conto – ha ammesso il giocatore dei Lancieri – Durante la stagione, nel club e durante le varie competizioni, non si ha davvero il tempo di pensarci. Ma a volte ci sono momenti in cui mi rendo conto che non è normale".

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