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Juventus, Conte: “Il mio futuro? Parlarne ora sarebbe uno sgarbo a società giocatori e tifosi” (video)

Il tecnico pensa solo alla gara contro il Bologna e all’impegno in Europa League col Benfica. “La parola d’ordine è solamente una, concentrazione”
A cura di Alessio Pediglieri
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Contro il Bologna si potrebbe raggiungere quota 90 punti in caso di vittoria un risultato esaltante per una Juventus che migliorerebbe il punteggio finale ottenuto l'anno passato. Ma soprattutto sarebbe un decisivo e determinante passo verso lo scudetto 2014, il terzo consecutivo oramai in mano ai bianconeri che stanno mantenendo inalterato il distacco dalla Roma, a 8 punti. In attesa di battere i felsinei per poi attendere buone notizie da parte della squadra di Montella che dovrà affrontare i giallorossi in serata di domani. Se Conte strapperà tre punti mentre Garcia dovesse fallire, il tricolore sarebbe già cosa fatta a quattro turni dal termine malgrado la matematica lascerebbe spazio a speculazioni algebriche. Il tecnico dei bianconeri lo sa perfettamente e – forse per scaramanzia, forse per convinzione – nella conferenza stampa pre gara ha voluto parlare esclusivamente dei prossimi impegni.

Nessuna certezza, nessun programma – Il futuro è un'ipotesi, forse l'ultimo alibi cantava Enrico Ruggeri, gran tifoso interista. Anche Conte sembra essere così perché proprio di futuro non ne vuole discutere, almeno per ora. Sarà un argomento da affrontare a tempo debito con un nuovo tricolore sulla maglia e forse anche una Europa League: "Ribadisco quello che ho detto e che ha detto anche il direttore, che ho letto, quello che avete scritto: il direttore ha detto le stesse cose che ho detto io in precedenza, con la massima coerenza, in piena sintonia. E' un momento talmente importante che pensare a questioni personali, soprattutto io poi che ho sempre professato di pensare al noi e non all'io, secondo me sarebbe una grandissima mancanza di rispetto nei confronti dei miei calciatori, della società, nei confronti soprattutto dei nostri tifosi, i quali si aspettano quest'anno grandi cose da parte nostra".

Concentrati sull'obiettivo – Di fronte c'è il Bologna ma anche un traguardo fondamentale per il futuro non di Conte, ma della Juventus come società: "La parola d'ordine, quindi, è concentriamoci tutti con il giusto atteggiamento, con la giusta voglia, con la giusta determinazione. Domani partita fondamentale, di fondamentale importanza. Vincere domani significa mettere un tassello bello grosso sulla conquista del terzo Scudetto, che ripeto, sarebbe veramente storico. Di facile non c'è niente, di facile eventualmente c'è al 90esimo, al 95esimo, quando la partita poi l'hai vinta e si ritiene l'impegno facile. Io penso che domani contro il Bologna sarà un impegno molto molto difficile. Proprio per questo motivo mi auguro e spero che domani lo stadio sia molto caldo perchè il tifoso bianconero deve sentire l'importanza del momento".

Double d'autore – La speranza, ovviamente, è quella di centrare il piccolo ‘triplete', il double Coppa e Campionato: "Domani arriva il Bologna e per noi è veramente la partita della vita, perchè vincere in casa domani contro il Bologna significherebbe mettere una grandissima ipoteca sulla conquista dello Scudetto. Siamo favoriti adesso, però domani secondo me metteremmo una grandissima ipoteca e sicuramente le mie percentuali salirebbero. Poi ci concentreremo sull'Europa League sapendo che affrontiamo una squadra che sta facendo cose importanti. Hanno vinto la Coppa del Portogallo in questa settimana, stanno vincendo lo Scudetto, sono in Semifinale di Europa League, l'anno scorso erano di nuovo finalisti di Europa League, quindi affrontiamo sicuramente una grande squadra come il Benfica"

Nel segno di Tevez – Sui giocatori che stanno facendo la differenza, c'è Carlos Tevez, un'autentica sorpresa al primo anno in serie A. Anche per Conte: "L'ho visto molto determinato, è un calciatore di grande personalità, più l'aria si fa calda e più lui c'è. Ne avevo sentite tante, anche sul comportamento di Carlos, durante gli allenamenti, che si impegnava poco, invece è sempre stato un grande esempio e questo sicuramente mi fa molto molto piacere

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