video suggerito
video suggerito

Juventus, Buffon mette in guardia: “Per lo Scudetto partiamo alla pari con la Roma!”

Il capitano bianconero, a meno di un mese dall’inizio del campionato, traccia un bilancio dei primi giorni con Allegri e avverte i suoi tifosi: “La Roma si è rinforzata, per il tricolore ci sono anche loro”.
A cura di Alberto Pucci
3 CONDIVISIONI
Immagine

L'estate 2014 di Gigi Buffon, rischia di passare alla storia come una delle più "movimentate". Il portierone juventino, dopo la bufera mondiale, ha dovuto commentare l'addio di Antonio Conte e l'arrivo di Massimiliano Allegri e cercare di schivare i "paparazzi" che, implacabili, lo hanno immortalato in vacanza in compagnia di Ilaria D'Amico. Poco prima di imbarcarsi per la tournée in Asia e Oceania, il capitano bianconero ha analizzato il momento della vecchia signora, commentato la crescita delle rivali e giudicato la corsa a due per la poltrona della Figc: "In queste ultime settimane ci sono stati parecchi cambiamenti, ma un avvicendamento è anche fisiologico – ha spiegato Buffon ai colleghi de "La Stampa" – Dal sistema militaresco di Conte a un approccio più disteso con Allegri? Ognuno ha il proprio carattere. Con chi mi trovo meglio? Mi sono trovato bene con entrambi gli approcci. Conte incarnava lo spirito ultras, Allegri mi piace perché sa stare dentro al gruppo e non sopra".

Il Mondiale da dimenticare e la corsa Scudetto – Buffon e compagni non vedono l'ora di ripartire e lasciarsi alle spalle l'esperienza negativa del Mondiale brasiliano: "Abbiamo avuto l'opportunità di rendere orgoglioso il nostro paese, invece in Brasile abbiamo perso tutto – spiega Buffon – Siamo usciti in modo indecoroso e sono d'accordo con De Rossi: si vince con gli uomini e non con le figurine". Il campionato della Juventus partirà da Verona e dalla sfida contro il Chievo. I campioni d'Italia, insieme alla Roma, saranno i primi a scendere in campo. Giallorossi che, secondo Buffon, saranno i principali concorrenti alla vittoria del tricolore: "La squadra di Garcia parte alla pari con noi. Dopo lo scorso campionato partono dall'entusiasmo e dalla consapevolezza di essere competitivi e più forti dell'anno scorso. La corsa alla presidenza della Figc? La frase di Tavecchio sulle banane era e resta infelice, poi è stata strumentalizzata ma non è quella a essere determinante. Il futuro del calcio dipende da un cambiamento radicale e da programmi precisi. Se non cambia nulla, tutti noi saremo complici della deriva: giocatori, giornalisti e chiunque graviti intorno al calcio".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views