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Juventus, Allegri soddisfatto: “Dybala campione e leader ma solo in futuro”

Il tecnico bianconero è soddisfatto ma non si lascia andare a facili elogi verso l’argentino, protagonista con un gol e un assist: “Deve ancora crescere, ha solo 21 anni e fa molti sbagli. A Palermo era un leader qui no. Ma potrà diventarlo. Per essere il nuovo Tevez mancano dei passaggi tecnici e fisici”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo le polemiche che hanno caratterizzato la settimana bianconera sull'utilizzo di Dybala nella Juventus di Allegri, il tecnico toscano a fine gara contro l'Atalanta che ha visto vincere i bianconeri 2-0 sbagliando anche un rigore con Pogba, ha applaudito i suoi finalmente tornati al gol con facilità e soprattutto all'argentino, protagonista con una rete e un assist. Ma senza esagerare. Perché Dybala è sì un giocatore su cui la Juventus ha speso in estate puntando moltissimo in ottica futura ma nel presente è semplicemente un giovane talentuoso che ha bisogno di maturare e crescere con calma. Anche se toglierlo dall'attacco titolare sarà molto difficile dovesse continuare a giocare a questi livelli.

Tuttavia, Allegri getta acqua sul fuoco di chi vorrebbe dare a Dybala responsabilità più grandi di quante già non abbia. Rischiando di finire nel tritacarne come è capitato a Pogba che con il '10' sulle spalle ad oggi non ha ancora dimostrato di meritarselo sul campo malgrado le indiscusse qualità del francese: "Deve essere bravo a lavorare tra le linee, ha ragione a dire che da lui pretendo di più. Le scelte di alcuni passaggi poteva farle meglio, è un dato importante che lui non si accontenti della prestazione. La Jventus non è il Palermo, là era una leader in campo, qui è semplicemente un buon giocatore che può diventare un campione".

Nessun ridimensionamento ma semplicemente molta pragmatica per chi sa perfettamente che basta una prestazione negativa per riaprire il calderone delle polemiche: "Nell’arco di un campionato i giocatori hanno sicuramente degli alti e bassi , deve crescere tecnicamente e fisicamente ma nessuno mette in dubbio le sue qualità. Per arrivare al ruolo di Tevez mancano dei passaggi tecnici e fisici. Sono contento comunque per la sua prestazione e mi dispiace che si sia creato un `casotto´ attorno a Dybala: è un ragazzo di 21 anni che va fatto crescere".

Un successo comunque importante che rilancia la Juventus che smuove la propria classifica ritardataria e prova nell'impossibile tentativo di scalare posti da subito, a suon di gol e di vittorie: "Sono abbastanza soddisfatto, alla fine dovevamo risparmiare meno energie. Siamo cresciuti fisicamente e abbiamo lavorato tutti insieme, come un blocco unito. Abbiamo fatto una bella partita, per la terza volta non abbiamo subito gol e questa è una cosa importante".

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