Juventus, Allegri si gode un super-Dybala già a quota dieci reti
Da oggetto misterioso ad uomo in grado di spaccare le partite. Paulo Dybala è indubbiamente il valore aggiunto della Juventus, che salvo qualche calo improvviso (vedi lo scivolone di Siviglia), ormai sbaglia pochissimo tra campionato e coppe. Il 4-0 al Torino (che era in serie positiva nei derby di Coppa Italia dal lontano 1979/1980 (tre qualificazioni su tre per i granata da allora) ha confermato che la Vecchia Signora è ormai guarita e che sarà una valida avversaria per Scudetto e Coppa Italia, con buone possibilità di fare bene anche in Champions League, nonostante uno dei peggiori avversari possibili trovati agli ottavi: il Bayern Monaco.
La società, che lo ha pagato a peso d'oro, si gode così il nuovo talento bianconero, con Allegri che dopo averlo saputo gestire adesso sa di possedere un'arma in più per correre su tutti i fronti. L'argentino, a segno anche nel derby di Coppa Italia contro il Torino, ha già raggiunto quota 10 reti stagionali, con una media di un gol ogni 145 minuti. Prolifico nelle ultime due settimane: tre reti in quattro partite, a dimostrazione che ormai ha trovato la sua posizione in campo. Allegri sorride anche per il recupero infortuni: Sami Khedira è tornato a pieno regime, e quando ci sono lui e Marchisio a centrocampo non si perde. Quattro vittorie e due pareggi per la Juventus, che ha potuto schierarli contemporaneamente appena in sei occasioni.
Ma se Marchisio è un "prodotto locale" e Khedira il classico affare a costo zero, Dybala è un gioiello che è costato caro alla Juventus: 40 i milioni di euro sborsati a Zamparini (32 spalmati in 4 anni, più 8 di bonus), e tante aspettative da parte dei tifosi. L'adattamento agli schemi di Allegri, il nuovo ritmo di chi deve giocare tre partite in una settimana (e nei mesi caldi anche una ogni tre giorni), tutti fattori che nel giro di poche settimane si sono normalizzati: e per Dybala è iniziato il periodo migliore della carriera. Lo scorso anno, con il Palermo, segnò 13 gol (tutti in campionato), mentre il suo record risale ai tempi dell'Instituto, in Argentina, quando ne marcò 17 complessive. In bianconero è già a quota 10: il record personale è dietro l'angolo. Per la gioia di Allegri.
