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Juventus, Allegri: “No alla moviola in campo, sul gol di Muntari accettammo la decisione”

Il tecnico bianconero fa sentire la sua voce, in merito all’utilizzo della tecnologia nel calcio, e torna sul caso Vidal: “Deve avere un atteggiamento diverso”.
A cura di Alberto Pucci
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No alla moviola in campo e, già che ci siamo, no anche ai telefonini al di fuori del rettangolo di gioco. E' una Juventus alle prese con problematiche "hi-tech", quella che sta lavorando agli ordini di Massimiliano Allegri in vista del ritorno in campo (a Reggio Emilia, contro il Sassuolo). Dopo le polemiche nate dai presunti errori arbitrali in Juventus-Roma, l'ashtag più utilizzato dai tifosi delle due squadre è senza dubbio #moviola: un tema che, purtroppo, è radicato nel calcio da moltissimi anni (l'uccellino di Twitter, tanto per intenderci, doveva ancora venir fuori dal guscio). Intercettato a Pisa, dove era presente per un'ospitata all'Internet Festival, proprio per parlare di questa "materia", il tecnico bianconero  ha voluto subito contraddire il suo vecchio amico Galliani: "Non sono d'accordo sull'utilizzo della moviola in campo – ha dichiarato Allegri – Il suo utilizzo sarebbe surreale e, alla fine, sarebbe la macchina, e non l'uomo, a decidere. Viceversa, sono d'accordo nell'utilizzare i sensori per i casi di “gol non gol” e per la prova tv per i falli di reazione".

Muntari e Vidal – Già…ma con i vecchi fantasmi del passato, come la mettiamo? Il tecnico bianconero predica coerenza, dopo aver urlato ai quattro venti (nel febbraio 2012) la regolarità del gol di Sulley Muntari, nel famoso Milan-Juventus di qualche tempo fa: "Per quell'episodio, il Milan accettò la situazione – afferma il tecnico – Nel nostro campionato, purtroppo, c'è la cultura del sospetto e ci sarebbe anche su chi dovrebbe manovrare la moviola. Meglio usarla solo per il fuorigioco". Dalle tecnologie in campo a quelle utilizzate nella vita di tutti i giorni, il passo è breve. Complice la "paparazzata" di qualche tifoso, tutto il mondo del "football" è venuto a conoscenza della "second life" di Arturo Vidal, beccato fuori da una discoteca, a tarda notte, in atteggiamenti discutibili. Una bravata che è costata il posto al cileno, proprio in occasione del match contro i giallorossi: "E' stata una decisione tecnica – prova a spiegare Allegri – Non esiste nessun caso Vidal". Una versione dei fatti decisamente annacquata che, in verità, nasconde un certo malumore nei confronti del giocatore: "Ciò che è accaduto fuori dal campo non c'entra – ha riferito a Tuttosport, l'allenatore livornese – E' un problema che, adesso, riguarda la società. Vidal deve avere un atteggiamento diverso. Oggi le immagini riprese dai telefonini ti raggiungono dappertutto. Ci fossero stati ai miei tempi, son sicuro che non mi avrebbero mai beccato".

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