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Juventus, Allegri: “Higuain per noi è importante, ma non si deve accontentare”

In occasione della conferenza stampa della vigilia, il tecnico bianconero ha confermato il ritorno dal primo minuto del “Pipita” contro l’Atalanta: “La squadra ha bisogno dei gol di Gonzalo e del suo modo di essere determinante”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo aver ritrovato gol e sorriso, durante il match di Champions League con l'Olympiacos, Gonzalo Higuain tornerà in campo da titolare nell'imminente impegno contro la squadra di Gasperini. Lo ha confermato Massimiliano Allegri che, durante l'incontro con la stampa, ha parlato del momento del suo attaccante: "Per noi è un giocatore importante – ha esordito il tecnico – Lo è sempre stato, nonostante le ultime due panchine. Con l'Atalanta giocherà dall'inizio, ma voglio vedere da lui lo stesso piglio con cui è entrato in campo con l'Olympiacos. Gonzalo non si deve però accontentare di quello che ha fatto. Deve avere l'ambizione di poter lottare, insieme a Dybala e a tutti gli altri giocatori, con i migliori. Ha tutte le qualità per farlo, è solo una questione di ambizioni e di volere le cose".

Allegri e il messaggio alla squadra

A caccia della settima vittoria in campionato, la vecchia signora riparte dunque da Bergamo e dalla voglia del giocatore argentino: già messa in mostra in Europa. Messo sotto accusa per la scarsa condizione fisica, Higuain tornerà ad essere il terminale del 4-2-3-1 della Juventus: "Sono contento di quello che ha fatto Gonzalo in Champions – ha continuato Allegri – La squadra ha bisogno dei gol di Gonzalo e lui è in grado di farli e soprattutto di essere determinante. Ripeto: deve entrare con il piglio di mercoledì scorso. Questo deve essere il piglio di tutto il campionato e di tutta la stagione".

Per la sfida contro Papu Gomez e compagni, il mister livornese ha comunque le idee chiare. L'obiettivo della Juventus è quello di allungare la striscia positiva ed evitare gli errori del passato: "Dobbiamo fare tre punti anche domani e stare dentro la partita per tutti e 95 minuti. A Bergamo le partite non sono mai finite, basta vedere cosa è successo l'anno scorso, quando dopo il 2-1 ci siamo rilassati e abbiamo beccato il 2-2".

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