Juventus, Alex Sandro: “Qui è come avere il chip della vittoria”

Alex Sandro è già in simbiosi con l'ambiente della Juventus. L'esterno bianconero, arrivato un po' in sordina la scorsa estate dal Porto (al costo di 26 milioni di euro, pagabili in tre anni), sta convincendo tutti: tifosi e società. Spesso fondamentale, sia a partita in corso che dall'inizio, l'esterno brasiliano si sta guadagnando anche un posto fisso tra i convocati della Seleçao di Carlos Dunga, in piena rivoluzione dopo il fallimento del Mondiale 2014 e l'eliminazione ai quarti dalla Copa América 2015.

Sempre di più, ormai, Alex Sandro è considerato l'erede di Patrice Evra, che a maggio compirà 35 anni e che dunque inizia a fare la staffetta con il giovane brasiliano. "La Juventus è un grande club, ed io sono felice che abbia creduto in me", ha detto Alex Sandro in un'intervista rilasciata ai suoi connazionali di Globoesporte, "mi piace vivere a Torino, qui sono stato fin da subito accolto a braccia aperte. Quello che mi ha colpito è stata la mentalità vincente, è come se ti impiantassero un chip appena arrivato: capisci subito che qua si gioca sempre per vincere".

Una stagione, quella bianconera, che per ora però non ha riservato ancora grandissime gioie: a parte la Supercoppa italiana dello scorso agosto, vinta agevolmente contro la Lazio, la squadra ha faticato non poco per conquistare la vetta della classifica, dove rispetto agli altri anni non ha un grande vantaggio sulla seconda (ad otto turni dal termine, i bianconeri devono difendere uno striminzito +3, con le incognite derby, Milan e Fiorentina, tutte in trasferta). Conquistata la finale di Coppa Italia (appuntamento per il 21 maggio a Roma contro il Milan), in Champions League la squadra bianconera dovrà vedersela all'Allianz Arena contro il Bayern Monaco dopo il 2-2 di Torino.

"Siamo carichi e saremo ancora più determinati rispetto all'andata", ha detto ancora Alex Sandro, "andiamo là per vincere e lo dimostreremo perché abbiamo giocatori esperti, di livello internazionale e con la mentalità vincente. Dybala e Pogba sono due fuoriclasse. Potrebbero giocare in qualsiasi squadra al mondo e possono tranquillamente arrivare a lottare per il Pallone d'Oro". Insomma, un calciatore ormai in simbiosi con la squadra bianconera: per un futuro che si annuncia per lui ancora in maglia "strisciata".