Juventus, Agnelli: “Moratti per amore dell’Inter ha accettato uno scudetto mai vinto”
Il bilancio, i progressi della sua Juventus nelle stanze dei bottoni, la difesa di Allegri e la critica pesante a Tavecchio e al movimento calcistico italiano. Andrea Agnelli in occasione dell’assemblea dei soci bianconeri è intervenuto su tutti i tempi più caldi del momento che riguardano sia la sua squadra, sia il calcio di casa nostra. A tal proposito è destinata ad alimentare nuove polemiche la dichiarazione di Agnelli su Massimo Moratti e la sua scelta di dimettersi da presidente onorario dell’Inter: "L'uscita di Moratti credo sia un fatto tecnico, le vedute diverse si erano manifestate nel tempo. Credo che gli vada riconosciuto un grandissimo amore per la sua Inter e il grandissimo amore può portare a compiere alcune follie come accettare uno scudetto che non ha vinto. Perdiamo comunque un grande personaggio dell'economia italiana in un mondo che ha bisogno di questi personaggi". Agnelli dunque riconosce i "meriti" e l'amore di Massimo Moratti per la propria squadra che a suo giudizio lo ha spinto anche ad una scelta sbagliata come quella legata al post calciopoli.
Agnelli e Moratti e i botta e risposta post calciopoli
L’ex presidente dell’Inter e quello che lui stesso aveva definito come “giovin signore” si sono spesso e volentieri resi protagonisti di botta e risposta sulle vicende di calciopoli e in particolare sullo scudetto del 2006, assegnato d’ufficio all’Inter, dopo le penalizzazioni di Milan e Juventus che ha sempre considerato proprio quel titolo in quanto vinto “sul campo”. Su quest’argomento Agnelli è tornato a fare il punto della situazione rimandando ogni risposta ai prossimi mesi: “Nel gennaio del 2015 ci sarà l'ultimo atto processuale, quando avremo tutti gli incartamenti e i carteggi decideremo come procedere e lo faremo al meglio per tutelare gli interessi della società".