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Juve, per il dopo Allegri si allontana anche Simone Inzaghi: “Alla Lazio a vita”

A gridarlo sono stati i tifosi oggi a Formello per festeggiare una stagione conclusasi con la Coppa Italia. Anche il presidente Lotito ha espresso parole di assoluta stima all’allenatore promettendo che resterà in società malgrado il pressing della Juventus. Alla quale si avvicina sempre Sarri, con l’ombra di Guardiola.
A cura di Alessio Pediglieri
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Festa grande a Roma sponda Lazio. Mentre la parte giallorossa si sta leccando ancora le ferite per una stagione finita male, tra eliminazioni in Champions, esoneri in panchina e dimissioni anticipate in società, quella celeste si gode il titolo conquistato ai danni del Milan, la Coppa Italia. E non molla Simone Inzaghi, malgrado da giorni si registri un pressing bianconero per il dopo Allegri in panchina.

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Il tecnico appare più lontano dalle voci che lo vorrebbero a Torino. Sia il clima di festa, sia l'affetto dimostrato dai propri tifosi, sia le parole rilasciate per l'occasione dal presidente Claudio Lotito, sembrano chiudere la porta che si era aperto nel dialogo con i bianconeri. Che a Roma, sponda Lazio, stanno pressando anche avere Milinkovic-Savic con cui hanno un accordo di massima.

La festa dei tifosi laziali

Oggi, proprio in occasione dell'ultimo turno di campionato, con una classifica già definita e un trofeo in bacheca, la società biancoceleste ha aperto i cancelli per festeggiare il finale di stagione e la vittoria in Coppa Italia. Cori e uno striscione simbolico per il tecnico: «Simone Inzaghi a vita». A margine, un'amichevole vinta 10-0 davanti a 3 mila laziali festanti.

La promessa di Lotito

E' intervenuto anche il presidente Lotito sul tema Inzaghi e le voci di mercato. Ovvia la volontà di trattenere un tecnico che gode di stima e fiducia quasi incondizionate. La Juventus è alla ricerca del sostituto di Allegri, ma Inzaghi sembra allontanarsi: "Non vi preoccupate" ha detto ai tifosi che chiedevano del futuro del tecnico: "Inzaghi resta con noi".

Alla Juve una corsa a tre

Stando così le cose, a questo punto i nomi per prendere posto sulla panchina bianconera restano tre. Due forti, come Maurizio Sarri e Mauricio Pochettino, un terzo che rappresenta il vero colpo a sorpresa, il più difficile: Pep Guardiola. Tutti gli altri si sono defilati, da Conte a Giampaolo, da Ancelotti e Mourinho a Simone Inzaghi.

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