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Juve-Olympiakos: poca Joya, si ritrova il Pipita. Douglas Costa, che combini?

I bianconeri conquistano la prima vittoria in Champions League grazie al Pipita a secco dal 9 settembre (4 partite). Grandi prestazioni per il solito Barzagli. Da rivedere la prestazione di Douglas Costa (accesosi solo per 20 minuti) e di Cuadrado apparso non in condizione. Spento Paulo Dybala ingabbiato dai ragazzi di Lemonis.
A cura di Michele Mazzeo
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La Juventus di Massimiliano Allegri fatica ma alla fine riesce a portare a casa i tre punti battendo 2-0 un buon Olympiakos all’Allianz Stadium. Decisivo l’ingresso in campo di Gonzalo Higuain che risolve una gara che si stava facendo molto complicata per i campioni d’Italia. Ma adesso andiamo a vedere nel dettaglio chi sono stati i migliori e i peggiori della sfida dell’Allianz Stadium di questa seconda giornata della fase a gironi della Champions League.

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Higuain decisivo: il digiuno è finito

È bastato il suo ingresso in campo per cambiare la Juventus. Con Douglas Costa tornato a destra, nella posizione a lui più congeniale, con Mandzukic sulla fascia sinistra e lui, Gonzalo Higuain, terminale offensivo.  Era in difficoltà, non segnava da 4 partite (l'ultima rete l'aveva siglata il 9 settembre contro il Chievo), e aveva cominciato la seconda gara consecutiva in panchina (una novità assoluta da un anno a questa parte), ma la forza del campione si vede proprio in queste occasioni.

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È bastata una palla servitagli in area da Alex Sandro per tornare al gol e sbloccare una gara che per i bianconeri si stava facendo molto complicata. Poi avvia l’azione che porta al 2-0 di Mario Mandzukic. Allegri può tirare un sospiro di sollievo: il Pipita è tornato.

Odjidja: quantità e qualità belga

Per trovare il migliore tra le fila dei greci non c’è bisogno di un grande sforzo. Nettamente superiore a quella dei propri compagni la prestazione messa sul campo dal centrocampista belga classe ’89 Vadis Odjidja-Ofoe. Ottimo sia in fase di contenimento e riconquista del pallone che nel trasformare l’azione difensiva in offensiva mostrando anche una discreta qualità. Sono stati i suoi break a mettere principalmente in difficoltà la retroguardia juventina.

Formazioni di Juventus - Olympiakos (fonte Sofascore.com)
Formazioni di Juventus – Olympiakos (fonte Sofascore.com)

Barzagli: una certezza senza età

Forse il meno celebrato della celeberrima “BBC” che tante soddisfazioni ha regalato negli ultimi anni ai tifosi bianconeri, ma ancora una volta quando c’è bisogno di lui Andrea Barzagli sale in cattedra mettendo sul piatto una prestazione di grande spessore, cancellando praticamente l’unica punta dell’Olympiakos, il nigeriano Emenike. Sarà più “vecchio” dei compagni di reparto ma se Max Allegri nelle partite che contano si affida ancora a lui un motivo ci sarà e come spesso accade anche contro i campioni di Grecia il 36enne toscano non si è fatto sfuggire l’occasione per dimostrarlo.

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Douglas Costa: gli sprazzi di classe non bastano

Ancora non è entrato a pieno negli automatismi bianconeri. Ma, dopo un inizio gara che non faceva ben sperare i tifosi bianconeri con qualche errore tecnico di troppo e con la difficoltà di trovare la giusta collocazione nello scacchiere offensivo della Juventus, Douglas Costa contro l’Olympiakos ha dato un primo saggio delle proprie capacità, riuscendo a creare alcune situazioni molto pericolose per i greci sfruttando la sua grande abilità nell’uno contro uno. Ma rimangono ancora troppe le volte in cui è fuori dalla partita e se a ciò si aggiungono alcuni errori tecnici che potevano costare caro alla Juventus, ancora non si può promuovere completamente il brasiliano. Venti minuti a buon livello non possono bastare, da lui sicuramente ci si attende molto di più soprattutto nelle notti di Champions League.

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Poca “Joya” per Dybala

Certo, l’Olympiakos gli ha costruito intorno una gabbia in modo da limitarne il raggio d’azione e non lasciare spazio al suo estro, ma Paulo Dybala dopo la gara del Camp Nou stecca anche in Europa anche allo Stadium. Poche giocate e pochissime azioni che lo hanno visto protagonista e un intero tempo (il primo) passato a trovare la migliore posizione in campo. Entra nell’azione del 2-0 di Mandzukic, ma è troppo poco per uno con la sua classe. Una gara no per il 10 bianconero che a differenza di quanto accade solitamente ha sbagliato qualcosa anche sul piano tecnico.  Forse in questo avvio di stagione ci aveva abituato troppo bene, e forse per questo ci si aspetta da lui che faccia la differenza anche in Champions League.

La partita di Paulo Dybala contro l'Olympiakos (fonte Sofascore.com)
La partita di Paulo Dybala contro l'Olympiakos (fonte Sofascore.com)

Un Cuadrado sottotono

Il colombiano non era al meglio della condizione, e dopo due ottime prestazioni contro Fiorentina e Torino, Juan Cuadrado è sembrato meno incisivo del solito sull’out destro. In difficoltà nel saltare il terzino avversario in dribbling e spesso si pesta i piedi con Dybala, tanto da costringere Allegri a correggere la sua posizione in corsa, accentrandolo leggermente in fase di possesso palla. Non è un caso che i bianconeri hanno sbloccato la gara e intensificato la produzione offensiva proprio quando Higuain ha preso il suo posto in campo.

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