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Juve, missione compiuta a Siviglia: Marchisio, Bonucci e Mandzukic per gli ottavi

I bianconeri approfittano dell’harakiri del Siviglia e calano il tris al Sánchez-Pizjuán conquistando il matematico approdo alla fase ad eliminazione diretta della Champions League.
A cura di Marco Beltrami
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Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Il celebre motto bianconero è la fotografia perfetta della serata della Juventus in casa del Siviglia. La squadra di Allegri, nonostante la prestazione tutt’altro che esaltante esce dal Sánchez-Pizjuán con 3 punti pesantissimi, il primato nel girone e la qualificazione agli ottavi di Champions. Meglio di così non si può per una Juve che ritrovatasi sotto di un gol, ha approfittato dell’harakiri andaluso. L’espulsione dell’ex Palermo e obiettivo di mercato Vazquez, e la sciocchezza costata il rigore del pareggio segnato da Marchisio hanno messo il match sui binari giusti. Decisivi poi nella ripresa, i gol di Bonucci e Mandzukic che hanno cancellato probabilmente anche le critiche per l’ennesima partita non brillante degli uomini di Allegri che hanno dimostrato ancora una volta di badare più al risultato che al bel gioco.

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Andalusi avanti e Juve nel pallone

La Juventus scende in campo molto concentrata. Nei primissimi minuti, come spesso accaduto in stagione, i bianconeri sembrano intenzionati a prendere in mano il pallino del gioco e arginare la proverbiale veemenza dei padroni di casa. Al 9’ però cambia tutto: Parejo sugli sviluppi di un corner pesca il jolly, con un tiro al volo che finisce all’angolino, beffando Buffon. Una mazzata per gli ospiti che perdono le distanze tra i reparti e la fiducia, rischiando il colpo del ko con Escudero. Se Pjanic sembra girare a vuoto, tocca a Cuadrado cantare e portare la croce provando irretire i difensori avversari.

Harakiri Siviglia

Dopo due palle gol per Mandukic e Khedira, arriva l’episodio che stravolge le carte in tavola. L’ex Palermo Vazquez, già ammonito per un intervento sul colombiano bianconero, stende Mandzukic a metà campo. Secondo giallo e rosso per “El Mudo” che lascia i suoi in 10. La Juventus prova a sfruttare subito la superiorità ma con troppa frenesia. Una frenesia che fa infuriare Allegri che predica pazienza in panchina in attesa di sferrare colpi letali. Nel finale di frazione ecco il secondo harakiri andaluso: trattenuta in area su Bonucci e rigore per i bianconeri. Marchisio dal dischetto fa 1-1 con il tecnico del Siviglia Sampaoli infuriato e scatenato in panchina.

Brutto avvio di ripresa dei bianconeri. Espulso Sampaoli

L’avvio di ripresa della Juventus è assai molle. I bianconeri non sembrano godere dell’uomo in più ma abbassano anzi il proprio baricentro, prestando il fianco alle iniziative degli avversari che generosamente si lanciano in avanti. L’ennesimo show in panchina di Sampaoli, non contento per le decisioni di Clattenburg, costa caro all’ex ct del Cile espulso tra le proteste del pubblico. I padroni di casa controllano senza patemi i bianconeri con Allegri che prova a dare nuova linfa ai suoi inserendo Sturaro per Evra.

Bonucci e Mandzukic per la festa bianconera

All'83' Allegri si gioca la carta Kean al posto di un deludente Pjanic. Il cambio porta fortuna alla formazione italiana che una manciata di secondi dopo trova la rete del vantaggio. E' un super gol quello di Bonucci che sugli sviluppi di un corner si coordina e calcia al volo dalla distanza spedendo il pallone nell'angolino con Sergio Rico proteso in tuffo. Il match prende finalmente la piega giusta per la Juve che nel finale chiude i conti con Mandzukic, autore del 3-1.

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