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Juve, Mandžukić giura fedeltà ad Allegri: “Qui per lui, pronto a tutto”

L’attaccante croato svela: “A volermi qui è stato lui, ed ho voluto ripagare questa fiducia. Champions? Siamo stati sfortunati, ma abbiamo dimostrato che possiamo raggiungere traguardi importanti”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Mario Mandžukić "giura" fedeltà a Massimiliano Allegri: il croato, arrivato la scorsa estate alla Juventus dove ha raccolto l'eredità pesante di Carlitos Tevez, ha detto la sua sul rinnovo del tecnico bianconero, che si è legato fino al 30 giugno 2018. "A volermi alla Juventus è stato proprio Allegri", ha spiegato il croato a Premium Sport, "ed è stata questa la ragione principale del mio approdo in bianconero. Ho voluto ripagare la sua fiducia ma anche quella della società e dei compagni di squadra".

L'attaccante croato, classe 1986, è arrivato alla Juventus lo scorso anno dall'Atlético Madrid: 21 milioni di euro (19 fissi più 2 di bonus) e quinquennale da 18 milioni di euro complessivi. Al primo anno, ha già vinto campionato e supercoppa italiana, con la finale di Coppa Italia da disputare e da vincere per realizzare un "mini-triplete" tutto italiano. Trentaquattro le presenze in bianconero, con 13 reti all'attivo quando mancano due gare: quella interna con la Sampdoria (38esima ed ultima di campionato) e quella di Roma contro il Milan (finale di Coppa Italia).

"Qui in Italia la vita degli attaccanti è difficile", ha aggiunto ancora Mandžukić, "c'è molta attenzione difensiva, ma io sono quel tipo di giocatore che dà tutto per la squadra. La Juventus è una realtà molto forte, e mi sono divertito a giocare qui. Per me è un grande onore rappresentare questi colori, e motivo di grande orgoglio", ha proseguito, "in carriera ho vinto tanti trofei, ma questo scudetto al primo anno è molto speciale. Abbiamo giocato bene quest'anno, ma ci vuole anche fortuna. Lo si può notare da come siamo usciti dalla Champions League"; ha sottolineato il croato, che ha vinto il titolo con il Bayern Monaco nel 2013, nella finale di Wembley contro il Borussia Dortmund, "sono i piccoli dettagli che fanno la differenza. Sfortunatamente, non siamo riusciti ad andare avanti in questa stagione, ma la cosa positiva è che da questo possiamo imparare per migliorare la prossima volta. Abbiamo mostrato che possiamo raggiungere traguardi importanti".

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