13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Juve, la provocazione di Marcello Lippi: “Montero e Torricelli i miei Ronaldo…”

Il tecnico toscano vinse la Champions League contro i lancieri allo stadio Olimpico di Roma nel 1996 e ai microfoni di Sky Sport ha messo sotto la lente d’ingrandimento le capacità dell’Ajax: “Gli olandesi si distinguono per la ricerca della positività del gioco”. Alla domanda su chi fosse il suo Cristiano Ronaldo Lippi ha risposto: “Ne ho avuti tanti: Montero, Tacchinardi, Torricelli, Di Livio, Peruzzi, Conte…”.
A cura di Vito Lamorte
13 CONDIVISIONI
Immagine

La sfida con l'Ajax evoca dolci ricordi per la Juventus e nessuno meglio di Marcello Lippi può capire e può spiegare cosa vuol dire la sfida di domani per la Vecchia Signora. Il tecnico toscano vinse la Champions League contro i lancieri allo stadio Olimpico di Roma nel 1996 e ai microfoni di Sky Sport ha messo sotto la lente d'ingrandimento le capacità della squadra olandese:

La filosofia è la stessa, l'Ajax costruisce fior di giocatori ma poi li vende tutti. Gli olandesi si distinguono per la ricerca della positività del gioco, per attaccare sempre e concedere qualcosa in fase difensiva. All'andata non è mancato niente, sapevamo che l'Ajax sta avendo un periodo con giovani bravi e rapidi, che pressano e non buttano via la palla, e la Juve ha fatto partita che doveva fa. L'1-1 è un risultato positivo, non è mancato niente e speriamo che non manchi niente anche domani, per passare il turno e giocare un'altra partita difficile. Ma la Juve adesso è tra le favorite per vincere la Champions.

Per il commissario tecnico campione del mondo con l'Italia a Germania 2006 ci sono delle similitudini tra lui e Massimiliano Allegri:

Siamo tutti e due toscani ed entrambi a 46 anni siamo approdati in una grande squadra, vincendo lo scudetto lui nel Milan e io nella Juventus. Ci sono delle somiglianze: ho visto che gli piace spostare giocatori e cambiare modulo durante la partita, come a me.

Lippi: Il mio Ronaldo? Montero, Tacchinardi, Torricelli…

Infine ecco puntuale la provocazione di Lippi che alla domanda su chi fosse il suo Cristiano Ronaldo ha risposto così:

Il mio Ronaldo? Ne ho avuti tanti: Montero, Tacchinardi, Torricelli, Di Livio, Peruzzi, Conte… I fuoriclasse sono importanti, ma importantissimo è lo zoccolo duro. Mi sarebbe piaciuto allenare Cristiano, è un valore aggiunto ma diventa determinante quando il resto della squadra si esprime al cento per cento, come accaduto con l'Atletico Madrid. Altrimenti nemmeno lui puo' fare miracoli.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views