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Juve, Inter e Napoli nella top 20 dei club re dei ricavi. Crollano Roma e Milan

Nella tradizionale classifica dei ricavi dei top club europei stilata da Deloitte domina lo United, in vantaggio di poco sul Real Madrid. Terzo posto per il Barça. 10a la Juve, 15a l’Inter e super balzo in avanti del Napoli che entra nella top 20 al 19° posto.
A cura di Marco Beltrami
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E’ il Manchester United il primo club del panorama calcistico europeo in termini di ricavi. A stabilirlo ci ha pensato la tradizionale classifica stilata da Deloitte che ha confermato il primato dei Red Devils nel 2016/2017 con un fatturato di 676,3 milioni. Staccato di poco meno di 2 milioni invece il Real Madrid che ha guadagnato una posizione superando il Barcellona scivolato al terzo posto.

Manchester United re dei ricavi nel 2016/2017, battuto il Real. Terzo il Barcellona

Secondo i dati della Deloitte Football Money League 2018 è il club inglese quello con i maggiori ricavi del Vecchio continente. 673.3 milioni, ovvero 1.7 in più del Real secondo con 674.6 milioni davanti al Barça a quota 648.3. Decisive per le due società battistrada i rispettivi successi in Europa e Champions League con gli inglesi che hanno retto l'urto dell'indebolimento della sterlina rispetto all'euro. Nessuna novità invece per 4° e 5° posto dove troviamo il Bayern (che ha visto i ricavi calare di circa 5 milioni rispetto alla scorsa stagione) e il Manchester City seguiti dall’Arsenal che ha scavalcato il Psg. I transalpini hanno incassato un calo evidente dei ricavi passato dai 520.9 milioni del 2015/2016 ai 486.2 della nuova stagione.

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La Juve si conferma al 10° posto

La prima italiana, alle spalle di Chelsea e Liverpool è la Juventus che si conferma dunque al 10° posto per il 4° anno consecutivo. I bianconeri sono l’unica società italiana nella top ten del fatturato con un incremento dai 338.9 milioni del 2015/2016 ai 405.7 attuali. Balzo in avanti per l’Inter che sale al 15° posto raccogliendo l’eredità di una Roma scivolata addirittura al 24° gradino. Dopo l’acquisto del club da parte di Suning i nerazzurri hanno recuperato 4 posizioni con il fatturato salito da 179.2 a 262.1 milioni.

Per i bianconeri decisiva la cavalcata in Champions

Per la Juve decisivo il raggiungimento della finale di Champions come evidenziato da Deloitte: "Key driver per i bianconeri, oltre alla vittoria del sesto scudetto consecutivo, è stato l'ottimo piazzamento ottenuto in Champions League, che, con l'accesso alla finalissima di Cardiff, ha consentito al club di riscuotere un premio di 110,4 milioni dall'Uefa. Consolidare la presenza nella Top Ten della Money League potrebbe tuttavia rivelarsi difficile per la Juventus nei prossimi anni Per colmare il gap, il club bianconero avrebbe bisogno di riconfermarsi tra le prime della classe nelle competizioni europee: un obiettivo che, per essere raggiunto, necessita di un successo sul campo contro il Tottenham".

Napoli, che exploit. Tracollo per Roma e Milan

Sorride e non poco il Napoli che entra per la prima volta in classifica grazie a una crescita del 39% del suo fatturato. 19° posto per gli azzurri grazie agli introiti dell’ultima Champions, con aumento dei ricavi dei diritti televisivi. L'accesso agli ottavi di finale della massima competizione europea ottenuto nella stagione 2016/17 ha generato un aumento del 51% dei ricavi da diritti televisivi, pari a 147 milioni di euro, più delle intere entrate del club partenopeo nella stagione 2015/16. Oltre ai giallorossi invece tracollo anche per il Milan che passa dal 16° al 22° posto, con la speranza di potersi risollevare grazie alla gestione e agli innesti della proprietà cinese. Per le due squadre sarà importante cercare di arrivare fino in fondo in Europa.

I diritti televisivi decisi nella classifica dei ricavi dei top club d'Europa

Ricavi da record per le prime 3 della classe, United, Real e Barcellona che hanno raggiunto i 2 miliardi di euro. Una cifra super che è superiore al fatturato totale dei club dalla 20a alla 30a posizione. A giocare un ruolo decisivo nei ricavi sono ancora i diritti tv, per una quota del 45%, mentre la parte relativi agli introiti commerciali e dello stadio sono calate a 38% e 17%. A sorridere sono stati soprattutto i club inglesi, che hanno giovato degli accordi molto vantaggiosi per i diritti tv oltremanica: 10 società della Premier sono presenti nella top ten della Money League, 14 nelle prime 30.

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