Juve, il Tar deciderà dopo l’estate sul maxi-risarcimento da 443 milioni
La decisione sul maxi-risarcimento chiesto dalla Juventus nei confronti della FIGC è stato rimandato a settembre: la I Sezione Ter del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, dopo circa mezz'ora di dibattimento in aula, ha rimandato a tra 45 giorni la decisione sulla richiesta dei bianconeri di 443 milioni di euro per una presunta "disparità di trattamento" ricevuta nello scandalo Calciopoli rispetto all'Inter.
Il motivo della contesa resta sempre lo Scudetto 2005-2006 assegnato alla formazione nerazzurra: secondo i bianconeri, anche la formazione nerazzurra avrebbe dovuto ricevere un trattamento simile a quello del club torinese, che vide la perdita di due scudetti, la retrocessione in Serie B ed una penalità che, inizialmente molto pesante, fu poi ridotta a -6. "Il punto principale è che anche quando sono stati accertati illeciti sportivi prescritti", ha detto l'avvocato bianconero Landi al termine dell'udienza, "il Consiglio federale della Figc non ha adottato alcun provvedimento".
Di tutt'altro parere, invece, la difesa di Inter e FIGC, alla quale la Juventus ha chiesto il maxi-risarcimento. "L'Inter non c'entra niente – ha poi aggiunto il legale nerazzurro Luisa Torchia dopo l'udienza, "la posizione della Juventus è inammissibile e infondata. Dal Tar ci aspettiamo che faccia il suo lavoro". Stessa lunghezza d'onda da parte di Luigi Medugno, legale della FIGC: "La richiesta della Juventus è astronomica anche in ragione della debolezza degli argomenti giuridici che la supportano. La Figc resiste dunque a una richiesta risarcitoria che ritiene infondata". Lo stesso Tavecchio, mesi fa, aveva attaccato la richiesta della Juventus, parlandone come una "lite temeraria" e che avrebbe potuto causare "controazioni" da parte della FIGC. Se ne riparlerà a settembre.