Juve, Evra attacca i compagni: “Questa maglia va rispettata”

La Juventus si trova al dodicesimo posto in classifica, le prime quattro sono già lontanissime. Dopo la sconfitta subita con il Sassuolo (la quarta stagionale), Buffon aveva detto che la Juve ha offerto una prestazione indegna, e così di fatto ha aperto il processo contro l’allenatore e i calciatori. Oggi, intervistato da SkySport 24 Patrice Evra, uno dei ‘vecchi’ dello spogliatoio, ha di fatto confermato le parole del suo Capitano e ha rincarato la dose dicendo: “Sono molto arrabbiato: alcuni giocatori non sono coscienti della situazione. E a loro voglio dire che bisogna rispettare questa maglia”.
Le parole di un giocatore che per cinque volte è sceso in campo in una finale di Champions League dovrebbero essere prese assai in considerazione dallo spogliatoio. Il francese sprona i suoi compagni, e rivolge delle frasi precise soprattuto a coloro che hanno avuto un approccio sbagliato in questa prima parte di stagione: “Sono molto arrabbiato, non mi piacciono le squadre yo-yo, che vincono poi perdono, poi rivincono. Questa non è la Juve. Io non voglio parlare dello Scudetto, ma quando giochi con la Juve devi pensarci sempre al titolo. Ogni volta che mi alzo la mattina penso di vincere il campionato per la quinta volta di fila, in questo momento stiamo buttando questa possibilità che sarebbe storica, il messaggio che mando ai miei compagni, ma lo dico anche direttamente, è che bisogna rispettare questa maglia e nel primo tempo con il Sassuolo non lo abbiamo fatto. Con il Torino sicuramente l’atteggiamento sarà quello giusto”.
E le parole di Evra pesano, perché raramente in questa sua esperienza juventina l’ex dello United ha rilasciato delle dichiarazioni. Lo schivo esterno difensivo francese dice chiaramente di essere favorevole al ritiro se serve per dare una svolta all’annata: “Quella di ieri non era la vera Juventus. Non puoi fare una prestazione come quella di domenica scorsa contro l’Atalanta e poi un primo tempo come quello di ieri con il Sassuolo. Può darsi che certi giocatori non siano abbastanza responsabili, per questo il ritiro potrebbe servire. Non sono un fan dei ritiri, non fa piacere a nessuno andare, tutti abbiamo delle famiglie, ma non sono arrabbiato perché se il mister e la società ritengono che il ritiro è una cosa importante per far capire cosa significhi giocare per la Juve allora che ben venga”.