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Juve e Napoli, fuori i secondi: 5 gol per una sfida mai normale

Diceva l’ex Pibe de Oro: “Non sarò mai un uomo normale”. E così è anche per la sfida tra Juventus e Napoli: da Maradona al (nuovo) core ‘ngrato Higuain passando per le prodezze di Hamsik ecco alcuni dei gol che hanno fatto emozionare i tifosi.
A cura di Jvan Sica
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Juventus-Napoli non è mai stata una partita come le altre. Dentro c’è la sfida fra il Nord e il Sud, c’è l’ormai vecchia lotta fra quello che voleva significare Agnelli da una parte e il popolo napoletano dall’altra, fra chi ha sempre dominato il campionato e chi ha cercato in tutti i modi di trovare il suo posto al sole.  Ma negli anni è stata soprattutto sfida fra grandi campioni e stelle assolute del calcio mondiale che, per giri astrali spesso molto positivi, spesso in questa partita davano il meglio. Abbiamo scelto cinque gol che sono rimasti nella storia e nella leggenda di questa partita, raccontando un meraviglioso viaggio fra tempi storici e modi di giocare al calcio diversi ma sempre affascinanti.

La punizione impossibile di Maradona

Tanto si è scritto, detto e visto di questa magia. Maradona è a più o meno 11 metri dalla porta ma non è lì per un calcio di rigore. Deve tirare una punizione con tanto di barriera folta davanti a Tacconi. Il 99% dei calciatori ancora oggi opta per una sola soluzione possibile: il tiro di potenza nella speranza di prendere un buco nella barriera o che il portiere non abbia i riflessi pronti per deviare la traiettoria. Ma c’è un 1% e quell’1% da chi può essere impersonificato? Ovviamente da Diego Armando Maradona, che invece di tirare con violenza coccola la palla, la carezza di sinistro facendola prima impennare e poi scendere repentinamente nella porta della Juventus. Chi c’era allo stadio quel giorno continua a dire che non è stata possibile una cosa del genere. Provate a vederla nel video di seguito. Voi riuscite a crederci?

Renica al 119° e Napoli esplode

15 marzo 1989, ritorno dei quarti di finale della Coppa UEFA 1988-89. Il destino aveva messo di fronte Napoli e Juventus, forse le due favorite principali per la vittoria finale. La partita d'andata è stata un massacro per il Napoli in un’improbabile maglia rossa. La Juve vince 2-0 e domina dal primo minuto, Maradona quasi non tocca palla e tutti sono convinti che la squadra di Zoff sia già in semifinale. Il ritorno è a dir poco da leggenda. Segna Maradona su rigore conquistato da Careca e dopo una palla rubata da Alemao a centrocampo, Carnevale all'ultimo minuto del primo tempo pareggia il conto.

Nella ripresa la Juve si ricompatta e frena il Napoli che sbatte contro la difesa bianconera senza riuscire a segnare. Ai supplementari è molto evidente che il Napoli è stanco e la Juve decisa a quel punto ad andare ai rigori. Ultimo minuto. Careca ha ancora la forza di svariare in fascia e saltare il proprio uomo e dolcemente crossa al centro. Un nugolo di maglie azzurre e bianconere vanno allo scontro aereo ed è Alessandro Renica, libero-goleador degli azzurri, a schiacciare la palla con la testa e insaccare per il 3-0 che da il passaggio del turno al Napoli. Il boato del San Paolo è deflagrante.

L’ex Fonseca e i destini che si dividono

Il campionato 1997-98 per il Napoli è un calvario. Arriva alla partita casalinga contro la Juve del 9 novembre 1997 con una sola vittoria contro l’Empoli e la sensazione che la squadra non abbia né capo né coda. Carlo Mazzone prova a rivitalizzarla ma dall’altra parte arriva un’armata quasi imbattibile con Zidane, Del Piero, Inzaghi e soprattutto due grandi ex, Ciro Ferrara e Daniel Fonseca in panchina. Quella Juve sa che l’Inter di Simoni e del Fenomeno Ronaldo sbaglierà molto poco per cui deve vincere al San Paolo. Parte forte e al 38’ un bellissimo filtrante di Alessandro Del Piero manda in porta Zidane che non sbaglia.

Il Napoli è confuso ma nella sua confusione distrae anche la difesa juventina che nel secondo tempo si apre di fronte a Claudio Bellucci che ha la bravura di saltare Peruzzi e segnare da posizione molto difficile.  Sembra un pareggio davvero ottimo per il Napoli, la partita da cui ripartire e invece Fonseca, subentrato a Pessotto prende la palla ai 30 metri, dribbla due avversari e spara uno dei suoi tiri velenosi. Taglialatela sbaglia non riuscendo a deviarlo e la Juve sbanca il San Paolo avviandosi verso l’ennesimo scudetto, mentre il Napoli a fine stagione crollerà in B e inizierà a vivere il suo periodo più buio.

Hamsik e il recupero leggendario

Nell’annata 2009-2010 il Napoli è una squadra molto giovane e sfrontata, mentre la Juve è ancora in ricostruzione dopo Calciopoli e la discesa in serie B. Ma ha ancora grandi campioni e due di loro, Trezeguet di testa anticipando il difensore e Giovinco, dopo un errore marchiano di Contini, portano i bianconeri sul 2-0. Ma da quel momento in poi è solo Napoli e a prendersi la scena è un giocatore argentino ricordato in pratica solo per quella partita: Jesús Alberto Dátolo.

Fa prima un assist al bacio per Hamsik, poi segna il gol del pareggio in mischia dopo un calcio d’angolo e al 36’ del secondo tempo ha ancora la forza per scattare sulla fascia sinistra e mettere pericolosamente al centro. Grygera riesce a malapena a rinviare nei pressi del dischetto del rigore dove arriva di gran carriera Marek Hamsik che indirizza il pallone sotto la traversa, imparabile per Buffon. Il Napoli vince quella partita e Hamsik inizia definitivamente la sua scalata nei cuori dei tifosi azzurri.

Higuain e il gol dell'ex

La stagione precedente a quella 2016-2017 Gonzalo Higuain ha vissuto un’annata a dir poco storica. Ha portato il Napoli vicino alla nuova vittoria di uno scudetto ma soprattutto ha raggiunto un record clamoroso segnando ben 36 gol nel campionato italiano. Vien da sé che la favola dovesse continuare l’anno successivo ma invece si interrompe sul più bello. Higuain va alla Juve in un’estate di polemiche, ripicche e violenze verbali che sembrava non finisse mai.

Il 29 ottobre 2016 c’è la partita che tutti aspettano, Higuain contro il suo vecchio Napoli. La Juve è troppo forte e il Napoli non è ancora l’orologio svizzero che sta ricostruendo Sarri. Bonucci al 5’ va già in gol. Ma gli azzurri si riprendono subito e Callejon al 9’ pareggia. Ma poi quello che tutti speravano (lato Juve) o di cui avevano paura (lato Napoli) accade: un rilancio sbagliato della difesa dà la possibilità ad Higuain di tirare verso la porta. Reina può poco. La Juve vince quella partita e si appresta anche per quell’anno a dominare.

Questi sono solo cinque gol fra i più belli e importanti della storia della sfida fra Juve e Napoli. Domenica sera ci aspetta un nuovo capitolo e noi saremo lì a gustarcelo.

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