3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Juve, Dybala e la Champions: “Un’ossessione!”

Il numero 10 bianconero, protagonista di un grande inizio di stagione, ha parlato della sua vita privata: “Sì, sono tornato single ma è finita bene, non come è stato scritto” e di come ha capito che avrebbe giocato a calcio: “Ho dato un calcio ad una palla da basket, così ho capito quale era il mio sport”.
A cura di Vito Lamorte
3 CONDIVISIONI

Mai nessuno si sarebbe aspettato un inizio di stagione così per Paulo Dybala. L'attaccante della Juventus ha realizzato 12 reti in 9 gare, 10 in campionato e due in Supercoppa Italiana, ed è uno dei principali marcatori d'Europa.

Il numero 10 della Juventus ha iniziato il campionato di Serie A 2017/2018 in maniera incredibile ed è ad un passo dal numero di reti realizzate nella scorsa stagione (11) e riesce ad avere un impatto molto forte sulle gare con giocate di qualità, reti su calcio da fermo e su azione. In questo momento Dybala sembra essere il miglior calciatore che il campionato italiano può mettere in mostra.

Immagine

Dybala e la Champions: Un'ossessione

L'argentino è stato intervistato dal TG1 e ha parlato della voglia di vincere con la maglia bianconera la coppa dalle grandi orecchie sfumata nella finale di Cardiff, persa 4-1 contro il Real Madrid: "È un sogno e un'ossessione, un po' di tutto. Il voler raggiungere la finale a Kiev e finirla in maniera diversa di quella dell'anno scorso".

Dybala e la vita privata: Sono single

Si è parlato molto della vita privata della Joya e il numero 10 ha voluto mettere in chiaro le cose anche da questo punto di vista:

Mi sono lasciato questa estate quando sono tornato in Argentina. A tal proposito si sono scritte e dette tante cose non vere. Sono single e mi sono lasciato in buona pace. Sono stato tre anni bellissimi ma adesso è finita.

Dybala: Il mio sport è il calcio

Infine il forte attaccante argentino della Vecchia Signora ha confermato che la prima palla che ha avuto tra le mani è stata quella a spicchi del basket ma ha subito capito che non era quella la sua strada: "Un giorno mi è arrivata una palla un po' bassa e io invece di prenderla con la mano gli ho dato un calcio per passarla al mio compagno. Da lì ho capito che il basket non era il mio sport, ma lo era il calcio".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views