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Juve, che succede? Pjanic anonimo, Pipita opaco: si spegne la luce

A Palermo i bianconeri hanno gestito la gara, con una percentuale di possesso altissima. Ma la squadra non ha prodotto quanto avrebbe dovuto: il tandem Mandzukic-Higuain ha convinto a metà, soprattutto per la mancanza di idee a centrocampo da parte dell’ex Roma.
A cura di Alessio Pediglieri
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Allegri ha osato a Palermo. Ha risposto ai critici dell'ultima ora inserendo dal primo all'ultimo minuto sia Mandzukic che Higuain, servendo al Pipita l'occasione d'oro per esplodere e dimostrarsi decisivo anche nel corso di un intero match. Un tandem d'attacco che lo stesso Allegri ha così sdoganato confermando la propria idea che i due giocatori possono giocare insieme, siano complementari. Purtroppo per il tecnico livornese – risultato a parte – gli esiti sono stati negativi. Colpa anche di un centrocampo che non ha saputo aiutare la coppia in avanti, con un Pjanic anch'egli subito titolare ma tolto nel corso della partita.

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Tandem spuntato

Una gara che si è dimostrata più difficile del previsto. La Juventus sulla carta avrebbe dovuto sfondare senza problemi alla Favorita contro i rosanero di De Zerbi già in difficoltà in questo avvio di campionato, dove hanno trovato un insperato successo nel turno infrasettimanale ma che palesano gravi deficit tecnici e qualitativi. Invece, a Palermo i bianconeri hanno stentato, sofferto, con i due attaccanti che non sono mai stati decisivi. Un paio d'occasioni di Higuain, qualcosina di più per il tedesco che ha anche segnato nella ripresa, ma in fuorigioco.

Higuain in Palermo-Juventus: sempre lontanissimo dall'area di rigore
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Tanto movimento, zero gol

Vedendo la partita del Pipita è evidente come l'argentino abbia giocato lontanissimo dalla porta avversaria. Merito di un Palermo che soprattutto nella ripresa ha messo il cuore oltre l'ostacolo costringendo la Juventus a difendersi più che ad attaccare alla ricerca del raddoppio. Ma anche demerito di una Juve che non ha aiutato il Pipita a trovare la via del gol. Stesso discorso, per Mandzukic che ancor più dell'argentino è uomo d'aria di rigore, dell'ultimo tocco, che tiene alta la difesa avversaria costringendo spesso il raddoppio avversario. Non è un caso se l'unico gol sia arrivato su un'azione di Dani Alves che, trovando un'area avversaria ingolfata, ha preferito la conclusione dalla distanza.

Mandzukic contro il Palermo, tanto lavoro a tutto campo
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Pjanic rimandato

Ciò che è mancata è stata l'ispirazione a centrocampo dove è mancato Miralem Pjanic, ancora una volta sotto tono anche contro il Palermo. Per l'ex Roma ci doveva essere la possibilità concreta di prendere in mano la squadra e condurla al successo per la strada del gioco, del possesso e della qualità. In effetti la Juventus ha dominato (in percentuali) in mediana ma non ha mai trovato da parte del bosniaco quella giocata in più che gli è richiesta.

I passaggi di Pjanic in Palermo-Juventus: poche verticalizzazioni
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