Juve, che fine hanno fatto i top player? Strigliata a Vinovo
Il pesante ko interno contro la Fiorentina in Coppa Italia non è stato digerito dal popolo bianconero e dalla dirigenza di corso Galileo Ferraris. Le attenuanti rappresentate dal turnover obbligato di Massimiliano Allegri per permettere ai suoi di smaltire la fatica per la sfida di lunedì contro la Roma, non vengono prese in considerazione alla luce di una prestazione assolutamente negativa della Juventus. Certo i bianconeri stanno dominando il campionato con 9 punti di vantaggio sui giallorossi, hanno battuto il Borussia per 2 a 1 nell'andata degli ottavi di Champions e possono ancora strappare la qualificazione in Coppa Italia, anche se il 2 a 1 incassato a Torino è un risultato difficile da ribaltare. La prima sconfitta dopo 47 match disputati davanti al proprio pubblico ha messo a nudo i limiti di una squadra spesso presuntuosa, che sbaglia l'approccio alla gara e che si concede dei cali di ritmo durante alcuni match che rischiano a lungo andare di rivelarsi decisivi.
Le occasioni perse dalla Juve. Basti pensare alle occasioni perse in campionato per rendere ancor più ampio il vantaggio sulla Roma, in primis al match di Cesena e allo scontro diretto con i giallorossi. Anche in quell'occasione, in vantaggio e con la superiorità numerica per l'espulsione di Torosidis, la formazione di Allegri si è improvvisamente fermata concedendo il ritorno e il pareggio agli avversari. Anche in Europa dopo l'episodio sfavorevole dello scivolone di Chiellini che ha portato al pareggio Reus, i bianconeri hanno faticato nella seconda parte del primo tempo a ritrovarsi, riuscendo fortunatamente a centrare il raddoppio poi e disputando una grande ripresa.
Pogba e Vidal in difficoltà. Sul banco degli imputati paradossalmente è finito il reparto che dovrebbe offrire maggiori garanzie ovvero il centrocampo. Marchisio sta disputando una grande stagione, anche se negli ultimi match probabilmente paga un momento di appannamento legato alle troppe gare disputate. Anche il Pogba visto nelle ultime uscite sembre il lontano parente del "mister 100 milioni" che sta infiammando il calciomercato europeo. I rumours sul suo futuro potrebbero aver distratto il francese che si è spesso e volentieri rivelato l'arma in più di Massimiliano Allegri. Sicuramente la situazione più particolare è quella di Vidal: in questa stagione il cileno sta offrendo un contributo molto distante da quello a cui sono abituati i tifosi e i dirigenti della Juventus. In particolare sembra mancare all'ex Bayer Leverkusen quel piglio e quella grinta che lo hanno contraddistinto come uno dei migliori centrocampisti europei. Massimiliano Allegri dunque dovrà lavorare e tanto per un finale di stagione in crescendo soprattutto dal punto di vista delle prestazioni per non gettare al vento quanto fatto finora. A tal proposito il tecnico all'indomani del ko contro i viola ha strigliato ancora una volta i suoi per la mancanza di cinismo e "fame" di vittoria. La sfida interna con il Sassuolo è già un banco di prova importante: un match alla portata di Buffon e company che però non dovranno concedersi distrazioni al cospetto di una squadra imprevedibile come quella di Di Francesco.