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John Terry, l’ultimo dei mohicani

John Terry è la bandiera del Chelsea, con cui ha vinto 15 trofei e ha giocato più di 650 partite. Al termine della stagione JT, dopo aver vinto ancora la Premier League, potrebbe lasciare il calcio. “Se non rinnovo coi blues magari mi ritiro”.
A cura di Alessio Morra
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Il calcio inglese è un mondo a parte. Lo è adesso che il mondo del calcio si è uniformato a tutte le latitudini, o quasi, e figuriamoci quant’era diverso decine di anni fa. Tanti grandi campioni britannici hanno vissuto a modo loro e sono stati capaci di sviluppare delle carriere meravigliose, di diventare degli idoli per le proprie tifoserie pur non conducendo delle vite propriamente tranquille, si pensi a George Best o a Tony Adams. o almeno convenzionali. I calciatori britannici di oggi si sono abbastanza adeguati al mondo moderno e la faccia pulita di Harry Kane rappresentata quella del giocatore moderno, ma c’è un inglese che vive come se fossimo ancora negli anni Settanta, il suo nome è John Terry: l’ultimo dei mohicani della Premier League.

15 trofei vinti con il Chelsea – Terry a quindici anni diventa un giocatore del Chelsea, che lo strappa al West Ham, la squadra inglese con il miglior vivaio. L’esordio con i ‘Blues’ arriva nel 1998, in panchina c’è Gianluca Vialli che gli dà fiducia, prima di cederlo in prestito per qualche mese al Nottingham Forest. Quando arriva Ranieri in panchina JT diventa titolare fisso. Le sue dote caratteriali gli regalano subito la leadership della squadra e l’affetto dei tifosi. Abramovich acquista il Chelsea prende una decina di giocatori e porta a Londra soprattutto Mourinho, che decide di dare la fascia di capitano a Terry. Lo Special One non rinuncia mai al suo miglior difensore che al termine della stagione 2004/2005 alza il trofeo della Premier League, il primo successo del Chelsea dopo 50 anni! Il bis è immediato, quando va via Mou arrivano i problemi per il ‘vecchio leone’ che si riprende la maglia da titolari con Hiddink. Ancelotti lo rimette in modo definitivo al centro del progetto ‘Blues’. Qualche problema fisico gli crea problemi nell’anno in cui Di Matteo e Benitez si dividono la panchina. Mourinho punta su di lui e quest’anno il capitano si è divertito parecchio. Sei gol segnati e già un trofeo vinto, la Coppa di Lega (in finale ha messo la firma con un bel destro!). I suoi numeri sono impressionanti. Fin qui JT ha disputato 653 partite e ha realizzato 59 reti con il Chelsea, con cui ha vinto 15 trofei.

Tradimento e Scandali – La vita di Terry sembra quella di un protagonista di una fiction di successo, perché c’è di tutto compreso il tradimento ad uno dei suoi migliori amici. Nel 2010 scoppia il caso ‘Bridge’. L’ex terzino di Manchester City e Chelsea scopre che il suo amico, nonché testimone di nozze, Terry è andato a letto con la splendida moglie Vanessa Percil. JT per colpa di questo scandalo perde la fascia di capitano della Nazionale di Sua Maestà. Pochi mesi prima il papà del difensore del Chelsea finisce in copertina perché viene filmato mentre spaccia cocaina, la suocera invece viene arrestata per taccheggio. Nel 2012 il calciatore viene accusato di razzismo, perché ha detto qualcosa di irripetibile al fratello di Rio Ferdinand. Dopo quelle accuse decide di lasciare la nazionale inglese, con cui ha preso parte a due Mondiali e due Europei.

Champions League tante delusioni poi il trionfo – Tutto arriva a chi sa aspettare, chissà se questo proverbio esiste anche in Inghilterra e chissà se lo conosce il capitano del Chelsea che in Champions all’inizio della sua carriera internazionale si ferma sempre sul più bello. Nel 2004 con tutte le big fuori i ‘Blues’ sognano il colpaccio, ma in semifinale il Monaco lì elimina. L’anno dopo un gol dubbio di Luis Garcia fa fuori il Chelsea in semifinale, due anni più tardi ancora il Liverpool ferma i ‘Blues’. Nel 2008 a Mosca c’è la prima finale tutta inglese della storia della Champions League. Il Chelsea e il Manchester United pareggiano 1-1. Si va ai rigori. Terry calcia sul 4-4 se segna alza la coppa, ma su quel pallone incredibilmente scivola. Il pallone finisce fuori, Ferguson vincerà. Sembra l’ultima chance. Ma il Chelsea nel 2012 a sorpresa torna in finale, ma quel match JT non lo gioca perché in semifinale al Camp Nou, da diffidato, si fa ammonire. A Monaco, contro il Bayern, lui guarda la partita dalla tribuna e soffre, tantissimo. Anche questa volta finisce 1-1 e si va ai rigori. Drogba il rigore decisivo non lo sbaglia. I ‘Blues’ vincono la Coppa che Terry e Lampard sollevano assieme.

L'Ultimo Blues di JT? – Terry probabilmente vincerà ancora la Premier League e darà l'assalto alla Champions League, forse per l'ultima volta. Perché in un'interivista concessa al ‘Daily Star' il centrale ha detto che se Mourinho non gli proporrà il rinnovo del contratto al termine della stagione si ritirerà: "Ho ancora qualche anno per giocare, ma se questa sarà la mia ultima stagione al Chelsea, credo che smetterò. L'allenatore è stato chiaro: se lavori duro avrai altri anni in più per giocare. Ma arrivano momenti nei quali è giusto smettere, andare via e permettere che la gente ti ricordi in questa maniera."

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