Joao Mario è davvero l’uomo che serve all’Inter?
Ormai sono giorni che si parla del possibile approdo di Joao Mario all'Inter ma la situazione non sembra così rosea come si prospettava la scorsa settimana. Lo Sporting Lisbona e la società meneghina non hanno ancora trovato l’accordo per il centrocampista portoghese e il presidente del club lusitano continua a giocare su prezzo e opzioni. Suning non ha alcuna intenzione di farsi trovare impreparato nel caso dovesse saltare tutto e c'è già un piano B: la seconda pista è quella che porta a Ramires, ex centrocampista brasiliano del Chelsea ora allo Jangsu che potrebbe arrivare in prestito e l'unico intoppo sarebbe l’ingaggio del carioca che supera i 10 milioni di euro e dovrà accollarselo per buona parte il club cinese.

Siamo sicuri che l'arrivo di Joao Mario sia la soluzione ai problemi dell'Inter? Il centrocampista portoghese può giocare da esterno alto in un 4-3-3, 4-2-3-1 e 4-4-2 o da interno nel 4-3-3 e si tratta di ruoli già ben coperti nella rosa nerazzurra: come laterale destro la squadra meneghina ha comprato Antonio Candreva dalla Lazio, in rosa ci sono Eder e Biabiany e sull'altra fascia c'è Ivan Perisic, che ha dimostrato di essere un vero demonio se messo in condizione di giocare nel suo ruolo. Per quanto riguarda la zona mediana del campo l'Inter può vantare su diversi giocatori: Kondogbia, Brozovic e il neo arrivato Banega senza contare Medel, Gnoukouri e Melo. Davvero il giocatore dello Sporting è così importante? Non si discute il valore di Joao Mario, ci mancherebbe, ma portare a termine una trattativa del genere in una situazione economica come quella nerazzurra potrebbe apparire un po' forzato. Non sarebbe più intelligente prendere un giocatore davanti alla difesa?
Brozovic-Juve?
La situazione più complessa è quella della mezz'ala croata: Marcelo ha chiesto un rinnovo a quasi 4 milioni all’anno, il quadruplo di quanto guadagna in questo momento. Le modalità con cui ha chiesto l’adeguamento hanno infastidito l’Inter e per questo le strade del club e del calciatore sembrano viaggiare su due binari differenti. La società nerazzurra ha fatto capire che non ha nessuna intenzione di venderlo in Italia, tantomeno alla Juve che si era fatta avanti con l'entourage del giocatore. Secondo quanto riportato da Sky Sport il club di Corso Vittorio Emanuele II avrebbe avviato i primi contatti con il difensore belga del Tottenham Jan Vertonghen e ha proposto uno scambio che comprenda il cartellino di Marcelo Brozovic con conguaglio in proprio favore.
Icardi vicino al rinnovo
Sembra essere avviata alla conclusione la telenovela che riguarda Mauro Icardi: i nerazzurri sembrano voler avvicinarsi ai 5 milioni di euro a stagione con premi legati alle qualificazioni alle prossime edizioni della Champions League e ai goal segnati ma il centravanti argentino vuole qualcosa in più. Le parti trattano e l’Inter è ottimista di riuscire a trovare un accordo subito e firmare il nuovo contratto (fino al 2020) a ottobre.
Difesa al completo?
Più che un centrocampista laterale, la squadra nerazzurra non farebbe meglio a cercare di rinforzare il pacchetto arretrato? Miranda e Murillo sono un'ottima coppia centrale ma il colombiano si è dimostrato troppo discontinuo nella scorsa stagione e Andrea Ranocchia nelle amichevoli estive è parso insicuro come sempre. Il quarto centrale è Marco Andreolli e De Boer avrebbe chiesto dei rinforzi proprio in questa zona di campo. Nelle ultime ore un vecchio pallino dei nerazzurri potrebbe finire sul mercato in caso di un'offerta adeguata: si tratta di Ezequiel Garay ma bisogna trattare con lo Zenit San Pietroburgo.
Secondo il quotidiano russo Sport Express Lucescu avrebbe dato l'assenso solo in caso di una sostituzione adeguata del centrale argentino e Ausilio è sulle sue tracce da diverso tempo. Molto più difficile pensare di arrivare a Daley Blind, giocatore duttile che Frank De Boer ha fatto esordire all'Ajax e conosce alla perfezione. A poco più di dieci giorni dalla chiusura del mercato, come si muoverà la società nerazzurra? Intanto domenica si va a Verona.