Javier Zanetti, alla sua 800esima gara con l’Inter, “andrebbe clonato”
Quando sono i fatti a parlare, le parole servono a poco, non possono aggiungere nulla in più a determinate situazioni già intrise di valore. Ha fatto bene Andrea Stramaccioni, che nel commentare la grandiosità del suo Capitano arrivato all'800esima gara con i nerazzurri, ha commentato: "Zanetti andrebbe clonato, per me non è umano, è bionico". Un pensiero che tutti noi amanti del calcio condividiamo e sottoscriviamo, perché in certi casi il tifo non conosce colori, emergono solo la stima e il riconoscimento, indipendentemente dalla squadra d'appartenenza. Eppure, Zanetti sembra non rendersi conto della grandezza di tale evento e del clamore che serpeggia tra i fans nerazzurri in queste ore. Lui che, con la sua innata pacatezza e l'estrema umiltà, continua a macinare duro lavoro, sudando, impegnandosi e indossando con orgoglio quella casacca che ormai è la sua seconda pelle. Al taglio di un traguardo così importante è impossibile non volare con la mente al quel 27 agosto, all'esordio in Serie A con la maglia dell'Inter.
Quando ho giocato la mia prima partita con questa maglia non avrei mai pensato che sarebbe potuta essere la prima di 800, giocate con la stessa maglia, con la stessa società- ha dichiarato Zanetti a SkySport24- Questo mi riempie di orgoglio, soprattutto all'interno di un grande ambiente e di una grande famiglia come quella nerazzurra.
"La notte prima dell'esordio ho dormito poco perchè vedevo San Siro così lontano che pensare di poterlo vivere da protagonista era come un sogno".
Nel diario dei ricordi, Capitan Zanetti, annoterà anche la data di oggi tra frangenti salienti della sua carriera e con un grosso in bocca al lupo, gli auguriamo ancora tantissimi altri momenti da incorniciare.