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Italiani in Inghilterra, parla l’insegnante: “Ancelotti a lezione con il salame”

L’insegnante che ha aiutato molti nostri allenatori e giocatori ad imparare l’inglese, ha raccontato curiosità e aneddoti dei suoi famosi alunni: “Ancelotti era bravo. Ha grande generosità e spesso si presentava a lezione portando dei salami. Sarri è davvero incredibile: assorbe subito parole e frasi idiomatiche. Walter Mazzarri? Non è vero che in inglese era limitato come scrivevano giornali e siti”. Tra i suoi studenti anche Ramsey: “Aaron ha flessibilità mentale e voglia di apprendere. Ha l’atteggiamento giusto”.
A cura di Alberto Pucci
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Si chiama Simonetta Italiano, e di professione insegna l'inglese. Soprattutto a calciatori e allenatori che dalla Serie A traslocano nella Premier League, ma anche a qualche giocatore inglese che ha fatto invece il percorso inverso. In una recente intervista rilasciata alla "Gazzetta dello Sport", la donna ha così rivelato alcuni aneddoti dei suoi tanti "alunni" famosi.

"Fabio Capello è stato il primo allenatore importante col quale ho lavorato – ha spiegato – Suo padre era un maestro e si vede: dà una grande importanza alle regole grammaticali. Voleva capire bene i verbi, i modi e le varie sfumature. Ancelotti? Anche lui era bravo. E’ un uomo buono, di grande generosità. Spesso si presentava a lezione portando dei salami. Sarri è davvero incredibile: assorbe subito parole e frasi idiomatiche. E' un uomo curioso e aperto. Con Franco Baldini, invece, si puntava sulla conversazione. Ha un’intelligenza brillante. Capisce al volo ed è portato per le lingue".

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La bravura di Zappacosta e la curiosità per CR7

"Sono arrivata nel 1991, mi sono subito innamorata dell'Inghilterra e sono entrata nel giro del calcio nel 2006, quando mi mi affidarono una traduzione per Sky Sport – ricorda Simonetta Italiano – I giocatori? Il migliore forse è stato Zappacosta, ma anche Borriello era bravo: un ragazzo sveglio. Un giorno mi ritrovai ad un evento con Capello e Wenger. Parlavano del modo con cui Cristiano Ronaldo ruota il piede per tirare in porta. Da allora lo seguo con attenzione".

"Walter Mazzarri? Non è vero che in inglese era limitato come scrivevano giornali e siti. Lo presero di mira sin dall’inizio e per lui si creò un blocco mentale nell’esprimersi in inglese in pubblico, ma a lezione riusciva a reggere le conversazioni. Il primo impatto con una lingua è fondamentale: se si creano difficoltà, è complicato superarle". Tra i calciatori l'ultimo in ordine di tempo ad andare a lezione da lei è stato Aaron Ramsey: "Ha flessibilità mentale e voglia di apprendere. Ha l’atteggiamento giusto".

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