Italia, Sacchi contro l’Under 21: “Che vergogna”. Di Biagio: “Non gli devo risposta”
Non devo dare nessuna risposta a Sacchi. Lui li ha visti crescere questi ragazzi e se ha detto quelle cose sarà perché ha visto qualcosa di anomalo. Qualche gestione nei momenti della gara bisognerà cambiarla. I ragazzi sono stati i primi a rendersi conto che si sono innervositi perché non si riusciva a giocare bene perché il risultato era negativo.
Non si è fatta attendere la risposta da parte del commissario tecnico della Nazionale Under 21 Gigi Di Biagio che, ai microfoni di Raisport, ha replicato alle critiche arrivate nei giorni scorsi da Arrigo Sacchi dopo la pesante sconfitta subita dagli Azzurrini in Slovacchia giovedì scorso per 3 a 0. L'ex ct ora commentatore televisivo aveva attaccato pesantemente l'atteggiamento dei giocatori di Di Biagio definendoli "presuntuosi e arroganti". Nel corso della conferenza stampa ufficiale in vista della gara amichevole con l'Albania, che si giocherà alla Sardegna Arena di Cagliari domani alle ore 18:30 Di Biagio ha aggiunto:
Dobbiamo giocare bene, divertire il pubblico e vincere in uno stadio nuovo e bello. Cagliari la conosco bene, perché da queste parti ci passo un mese all'anno ogni estate e confido in un grande pubblico. Più che smaltire la rabbia per la sconfitta con la Slovacchia dobbiamo capire il perché non siamo riusciti a fare una buona gara. Dobbiamo migliorare, non c'è dubbio. Giocare bene non è sinonimo di vittoria, ma giocare meglio sicuramente aiuta a vincere e noi dobbiamo analizzare il perché non abbiamo giocato bene giovedì. Con l'Albania sarà una gara diversa rispetto all'ultima, una gara che mi darà la possibilità di provare qualche nuovo giocatore che non ha giocato giovedì.
Sacchi contro gli Azzurrini: Atteggiamento vergognoso
La risposta di Gigi Di Biagio è scaturita dalle parole piuttosto pesanti utilizzate da Sacchi nelle ore successive alla brutta sconfitta contro la Slovacchia: "I giocatori dell’Under hanno avuto un atteggiamento vergognoso. Sono stati presuntuosi e arroganti. Spesso nel calcio i veri nemici non sono gli avversari, siamo noi stessi". L’ex commissario tecnico ha pure aggiunto: "Questo è un Paese in cui pur di vincere si venderebbe l’anima al diavolo: non si fa differenza tra una vittoria meritata e una poco meritata. E invece quella poco meritata porta poco futuro dentro di sé". Insomma, intorno alle due rappresentative più importanti del calcio a 11 maschile si respira un "bel clima".
