Italia, Prandelli: “Tutti pensano al campionato e noi rischiamo brutte figure”
Cesare Prandelli non si è di certo lamentato per l'ultima prestazione azzurra contro la Germania: un 1-1 intriso di buoni propositi e altrettante sensazioni positive ma che ha visto gli Azzurri spesso (troppo spesso) in balia degli avversari. E davanti ai commenti del giorno dopo che non hanno lesinato dubbi e critiche e alla vigilia di un'altra amichevole che testerà il momento dell'Italia il CT azzurro ha lasciato in un cassetto l'ottimismo, sfoggiando una verve dimenticata da tempo con cui ha ‘pizzicato' un po' tutto l'ambiente del nostro calcio che troppo spesso pretende dalla Nazionale senza concedere il dovuto.
Pochi stages, rischio figuracce – Così si spiegano i sassolini che sono caduti dalle scarpe de CT ben scosse nelle ultime dichiarazioni pre sfida contro la Nigeria: "Adesso tutti non vogliono la Nazionale, pensano al campionato, ai propri club. Mi riferisco alle società e ai dirigenti non ai giocatori e ai tecnici. Mi piacerebbe intravedere già adesso più entusiasmo attorno alla Nazionale. Poi quando i Mondiali si avvicineranno tutti tiferanno per noi…". Riferimenti chiari e diretti. Perchè Prendelli nel suo ragionamento non lascia spazio ad interpretazioni: "Il calendario e gli impegni dei club non permettono un ulteriore lavoro che avrei necessità di fare. Così faccio tanti esperimenti, perché ho poco tempo. Non aver avuto gli stages non è un problema, ma un dato di fatto. Certo, ne avessi avuti alcuni non avrei dovuto chiamare tanti giocatori e non saremmo incappati in certe figuracce, almeno nei risultati".
Rientra Pepito: Italia tandem d'attacco – Contro la Germania è mancato poco ma Prandelli ha difeso con convinzione il proprio gruppo preservandolo dalle critiche. Dopotutto ancora una volta c'erano alcuni assenti illustri e altri non erano al meglio. Contro la Nigeria rientrerà il capocannoniere Pepito: "Rossi è pronto, vediamo, per la formazione" dove ci sarà anche Balotelli in attacco e un centrocampo con Montolivo e De Rossi. "Sui moduli ho idee abbastanza chiare, anche se dobbiamo stabilire bene quale è il migliore: ora vediamo quale è la seconda punta giusta" ha concluso il CT che ha fatto intendere la volontà di un turn-over soprattutto offensivo (in difesa, senza Barzagli le scelte sono obbligate). Dopotutto il tempo stringe, dopo la Nigeria ci sarà spazio per un altro test, contro la Spagna il 5 marzo, poi via. Verso il Brasile.