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Italia, perché l’attacco Kean-Balotelli può essere devastante

Il commissario tecnico della Nazionale, dopo la vittoria contro la Finlandia, non ha escluso di poter vedere Kean e Balotelli insieme nell’attacco azzurro: “Possono giocare insieme”. Mancini studia il ritorno di SuperMario ed è convinto che insieme al classe 2000 possano formare una coppia devastante.
A cura di Vito Lamorte
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Kean e Balotelli possono giocare insieme.

Queste sono le parole di Roberto Mancini dopo la partita di Udine che ha visto la vittoria della Nazionale Italiana sulla Finlandia e ha messo in mostra Moise Kean. L'attaccante della Juve classe 2000 è il nuovo volto copertina della selezione azzurra ma prima delle convocazioni ufficiali si è parlato molto di Mario Balotelli. SuperMario a Marsiglia ha ritrovato i goal e l'entusiasmo del primo periodo con il Nizza ma non è bastato per farlo tornare a vestire l'azzurro.

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Roberto Mancini ha lasciato intendere che nella sua Nazionale c'è sempre spazio per SuperMario e la porta per lui rimarrà aperta in vista delle prossime uscite della Nazionale se il suo rendimento dovesse essere questo attuale. Dopo averlo convocato nei primi appuntamenti del 2018 e per la Nations League a settembre, Balotelli è finito fuori dalla lista del Mancio per i suoi problemi con Patrick Vieira al Nizza e a gennaio il suo trasferimento a Marsiglia ha giovato un po' tutti. Secondo l'ex allenatore di Inter, Lazio e Manchester City Balo e Kean possono coesistere bene insieme e sarebbe davvero un peccato buttare al vento tanto talento.

Il classe 2000, che l'altra sera è diventato il secondo marcatore più giovane della Nazionale Italiana, a chi gli dice che Mancini non esclude questa idea ha risposto così: "Se il mister pensa che sia possibile, allora io dico che è vero. Potremmo fare grandi cose insieme". Questa squadra è in evoluzione da quando Mancini ha preso in mano il gruppo azzurro e non è escluso che tra i prossimi esperimenti possa esserci anche questo. Non resta che aspettare.

Come può giocare la Nazionale con loro e perché

Il commissario tecnico vuole vedere nell'ex attaccante di Inter e Milan anche un cambiamento nella testa e negli atteggiamenti perché l'idea è quella di poterlo mettere accanto a Kean nell'attacco azzurro in un prossimo futuro: la forza fisica di entrambi, coniugata con il senso del goal e la buona tecnica di base di cui dispongono questi due ragazzi possono davvero creare un mix esplosivo. Se a questo aggiungiamo anche i calci da fermo di Mario davvero siamo di fronte ad un coppia che potrebbe fare scintille. I due potrebbero muoversi in un 4-4-2, con due esterni offensivi in grado di recapitargli rifornimenti necessari; o in un 4-2-3-1/4-3-3 con Moise Kean che può muoversi anche da esterno alto come accaduto l'altra sera a Udine.

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