Italia, Montolivo sommerso dall’affetto: “Il vostro sostegno mi ha fatto tornare il sorriso!”
La maledetta trasferta di Londra e la terribile entrata del ruvido difensore irlandese Pearce, Riccardo Montolivo se le ricorderà per molto tempo. Steso su un letto della clinica milanese "La Madonnina", il milanista attende di essere operato nelle prossime ore dal Professor Herbert Schoenhuber, medico della nazionale italiana di sci ed esperto di fratture. La rabbia del "Craven Cottage" è arrivata a chiudere un anno orribile per il centrocampista. Una stagione anonima in campionato (dove è stato accusato di essere il leader del partito contro Seedorf), deludente in Champions League (dove Riccardo saltò, dopo l'espulsione con l'Ajax, la partita decisiva con l'Atletico Madrid) e dolorosa (in tutti i sensi) con la maglia della Nazionale di Cesare Prandelli. Un brutto infortunio che ha colpito anche l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, che ha rilasciato alcune dichiarazioni prima di entrare nella clinica dove è ricoverato il suo giocatore: "Un infortunio che non ci voleva, dispiace per il giocatore, speriamo possa recuperare al più presto – ha dichiarato a Sky Sport – Tutta la società, a partire dal presidente Berlusconi, gli è vicina".
Tutti con Riccardo – Come già successo ad altri campioni, anche "il Monto" (come lo chiamano i tifosi del Milan) è stato sommerso dall'affetto di tutti i tifosi, delle istituzioni del calcio e di quello dei compagni di nazionale e non. Una marea di tweet, post, sms e dediche varie che hanno travolto Riccardo e sua moglie Cristina: la prima, insieme ai genitori del giocatore, a correre nella clinica milanese per portare sostegno all'azzurro. "È stata una batosta, ma il vostro affetto mi ha fatto tornare il sorriso – ha tweettato il giocatore azzurro – Ora farò il tifo con tutti voi per i miei compagni! #ForzaAzzurri". Messaggi di solidarietà (compreso quello del presidente del Coni, Giovanni Malagò) e auguri di pronta guarigione che hanno addolcito il rientro verso il capoluogo milanese e consolato Cesare Prandelli che, da tempo, aveva dato a Montolivo (e a Pirlo) i "gradi" per comandare in mezzo al campo e, soprattutto, all'interno dello spogliatoio. Piaccia o meno il suo modo di giocare, Riccardo ha, infatti, da sempre rappresentato la faccia pulita (e colta) di questa nazionale che, spesso, ha invece esportato campioni ribelli, bizzosi e poco inclini a gesti garbati e parole sensate. Ecco perché la sua assenza peserà tanto…molto di più di quella di Pepito Rossi, lasciato a casa dopo il rientro "lampo" dall'infortunio.
