Italia, Lotito alla carica: “Con Tavecchio abbatteremo il vecchio sistema” (foto)
Claudio Lotito parte alla carica. E lo fa con la forza e la veemenza di un bisonte in un negozio di cristalleria, senza guardare in faccia nulla e nessuno. Il presidente della Lazio che da qualche settimana riveste anche la carica di consigliere federale della FIGC con delega alle riforme è pronto, elmetto calato in fronte, alla guerra. Contro quel sistema che non piace più e che è reo – a suo dire – della scivolata perpetua del nostro movimento calcistico a livello internazionale. Lui e il neo presidente Carlo Tavecchio sono pronti alla trincea per dar battaglia a tutti i ‘vecchi soloni' che vorrebbero uno status quo oramai insostenibile. Così, lo stesso Lotito spiega il perché di una campagna mediatica contro di lui e fa un preciso distinguo tra la sua neo nomina e il ruolo che ricopre da sempre come presidente della Lazio.
Contro le critiche: attaccare, la prima difesa
Di solito Claudio Lotito non è una vittima, anche quando le circostanze porterebbero a pensarlo. E' sempre in prima linea, con le sue idee e con il suo pensiero, ancorché controcorrente. Così, in questi giorni proprio mentre sul web impazzano le ironie sulla sua presenza – giustificata dalla nuova carica – in Nazionale, per difendersi attacca ventre a terra. E lo fa coinvolgendo il suo nuovo pigmalione, il neo presidente Tavecchio grazie al quale è arrivato vicino a Casa Italia. "Perché mi attaccano? Perché io ed il presidente Tavecchio vogliamo cambiare il calcio. La polemica nei miei confronti nasce da una valutazione errata, perché io sono presente come consigliere federale delle FIGC e non come presidente della Lazio. Sono stato eletto con 19 voti su 20 ed é un risultato eccezionale, così come essere stato eletto all'unanimità nel comitato per le riforme: noi siamo per la politica del fare e non del proclamare e venerdì nel prossimo vedrete le proposte funzionali e condivise che presenteremo"