Italia, il ritorno di Rossi: “In Nazionale come un calciatore nuovo”

"Torno come un calciatore nuovo, in un campionato nuovo, è l'anno zero per me e sono orgoglioso di vestire di nuovo questa maglia". Giuseppe Rossi attacca così in conferenza stampa:Danimarca e Armenia segneranno il suo ‘debutto' in maglia azzurra dopo un lungo infortunio. Il campionato con la Fiorentina e la Coppa del Mondo in Brasile. Sognare si può. "Non ho mai pensato di non tornare più a giocare – aggiunge -. Anzi, spesso ho pensato che sarei tornato più forte di prima. È importante avere una mentalità positiva, soprattutto in queste situazioni. Ho lavorato duro per essere pronto alla prima di campionato senza forzare i tempi di recupero. E in una squadra forte, come quella in cui gioco, tutto per me è diventato più facile". Rientro vicino. "Con Prandelli abbiamo parlato, è un grande onore essere qui specialmente dopo un lungo stop. Sto ancora facendo il mio percorso per arrivare al 110% della forma fisica. Qui mi sento davvero a casa. Posso giocare tutti i 90 minuti, questo posso dirlo, ma i tempi di recupero sono definiti dai medici, dai fisioterapisti. Io vengo da sette gare in tre settimane e mezzo. È dura, si sente un po' la fatica. Quando arriva il giorno della partita di certo non mi tiro mai indietro".
Tandem con Balotelli in azzurro. "Mario è qui, sereno, tranquillo. Io mi trovo bene con lui come con qualsiasi attaccante, in Nazionale, con il club e in tutta la mia carriera. Lui non è cattivo, qua nessuno è un santo, neanche io. Con lui ho tanti punti in comune. E qui facciamo gruppo, tutti insieme".
Corsa al primato in Serie A. "Campionato una cosa a tre? Non direi… La Fiorentina? Abbiamo avuto un po' di sfortuna con gli infortuni e abbiamo commesso anche qualche sbaglio, ma sono felicissimo di vestire la maglia viola. L'ambiente della città mi ha fatto sentire benissimo".
Il capitano della Roma in azzurro. «Totti fa solo bene al calcio italiano e alla Nazionale, nel caso dovesse tornare. Ma adesso noi dobbiamo pensare a fare solo due partite buone e crescere come gruppo».