Italia, Di Biagio: “Mi gioco il futuro. Balotelli? Non è una chiusura totale”
Archiviata senza rimpianti la vecchia gestione Ventura, la Nazionale italiana riparte con due amichevoli di prestigio, un commissario tecnico "ad interim" e un gruppo di giocatori dai quali ripartire dopo la mancata qualificazione mondiale. Dal ritiro di Coverciano, dove gli Azzurri si sono radunati per le partite contro Argentina e Inghilterra, Gigi Di Biagio ha parlato alla stampa analizzando anche il suo futuro.
"Questa per me è una possibilità da sfruttare al massimo ed è ovvio che anch’io mi gioco qualcosa – ha spiegato il commissario tecnico – Cercherò di mettere in difficoltà i vertici, anche se questa non è una priorità. Oggi dobbiamo rilanciare la squadra, ridare passione ed entusiasmo ai tifosi, che credo siano anche incuriositi da queste due gare. Il passato non si cambia e nonostante la grande delusione non c’è altra strada che guardare oltre e ripartire in maniera immediata".
Le scelte di Di Biagio
"Non siamo una nazionale top, ma neanche fra le peggiori – ha continuato Di Biagio – Si può rinascere, ripartire e con un po' di pazienza ricreare una Nazionale importante. Perché ci sono giovani che stanno crescendo". Tra questi anche Cutrone e Chiesa, due suoi pupilli sin dai tempi dell'Under 21: "Patrick l'ho convocato per le sue prestazioni, per i gol che ha segnato, perché sa cosa vogliamo qui a Coverciano e per il suo entusiasmo. Chiesa è invece pronto per stare qui in maniera definitiva".
Tra i giocatori che ha convocato il commissario tecnico, ci sarà Buffon ma mancherà Balotelli: "Gigi è qui per giocare, aiutarmi, dare un valore aggiunto dentro e fuori dal campo. Giocherà una o due partite: lo valuterò. Su Balotelli ho già detto tutto. I gol sono importanti, ma vanno conditi da prestazioni fatte in un certo modo. Io ho guardato, ho valutato, ho deciso. E' una chiusura definitiva? No, non ci sarà mai una chiusura totale. Io continuerò a seguirlo, poi vedremo quello che accadrà nei prossimi mesi".