Italia, Di Biagio: “Buffon mi serve in campo. Balotelli? Lo stiamo seguendo”
Dopo lo stage di qualche giorno fa, il portone del centro sportivo di Coverciano è pronto ad aprirsi nuovamente per accogliere i giocatori che parteciperanno al primo duplice impegno della nostra Nazionale, dopo l'apocalisse dell'eliminazione mondiale con la Svezia. In attesa delle convocazioni ufficiali, Gigi Di Biagio ha rilasciato un'intervista alla Rai dove ha spiegato qual è la sua missione dopo aver preso il posto di Giampiero Ventura.
"Devo cercare di ridare entusiasmo ad un movimento e ad una nazione che, dopo quanto è accaduto, è ovviamente depressa – ha spiegato il ct – Ho visto le lacrime dei calciatori e io so cosa significa, perché la mia storia è fatta anche di lacrime. Capiremo soltanto a giugno cosa significa non andare al Mondiale". Nell'intervista concessa al programma "Il sabato della Ds", Di Biagio ha poi parlato anche di alcuni giocatori che potrebbero essere convocati prossimamente.
La tentazione Buffon
Per le due amichevoli contro Argentina e Inghilterra, tra i protagonisti azzurri potrebbe esserci ancora Gigi Buffon: "Io non sto facendo nessun favore a Buffon – ha spiegato Di Biagio – Gigi mi serve in campo, perché è un grande portiere. Poi se non dovesse giocare mi servirà per quello che rappresenta fuori dal campo. L'allenatore che dice che i giocatori sono tutti uguali non dice la verità. E Buffon non è uno come gli altri".
Balotelli e Verratti
Sotto osservazione ci sono anche Mario Balotelli e Marco Verratti: "Ero a Nizza qualche giorni fa per vederlo – ha rivelato il ct – Balotelli sta facendo tanti gol, sta facendo bene. Se lo convocherò? Vediamo. Per essere convocati non contano solo i gol: contano quelli, più le prestazioni e il comportamento. Lui e' sotto la lente di ingrandimento. Lo stiamo seguendo. Verratti? E' uno dei più forti del calcio italiano. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più e per questo viene giudicato sempre in maniera molto seria. E' un patrimonio del nostro calcio e va tutelato. Dobbiamo assecondarlo e aiutarlo e mi auguro che da marzo riuscirò a farlo giocare bene. Anche in maniera diversa? Vedremo".