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Italia, Criscito esalta Mancini: “È l’uomo giusto”. Caldara: “Mostrerò il mio valore”

Il terzino napoletano, che ha appena firmato con il Genoa, è tornato a vestire la maglia della Nazionale dopo sei anni ed è convinto che il nuovo Commissario Tecnico possa essere l’uomo giusto per ripartire. Mattia Caldara vuole dimostrare di meritare grandi palcoscenici: “Nazionale e Juventus le mie sfide, spero di essere pronto”.
A cura di Vito Lamorte
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Il nuovo corso della Nazionale Italiana con Roberto Mancini al timone non vede solo il ritorno di Mario Balotelli ma, dopo una lunga assenza, è tornato a vestire la maglia azzurra anche Domenico Criscito, che l'anno prossimo tornerà a giocare con il Genoa dopo sette anni in Russia allo Zenit San Pietroburgo (l'ultimo dei quali proprio con il neo Ct in panchina):

Ho sempre un brutto ricordo del 2012, ma sono cresciuto e ora sono felice. Ho più esperienza rispetto all'ultima volta, ma devo ringraziare Mancini. Ho un ottimo rapporto con lui, ma sta a me dimostrare cosa posso fare in campo.

Mimmo Criscito è ritornato sulla delusione per la mancata qualificazione al Mondiale in Russia e da quali  basi la rappresentativa azzurra dovrà ripartire:

È dura, ma abbiamo un gruppo forte con giovani molto bravi. Sono fiducioso, c'è entusiasmo e voglia di tornare grandi. Mancini è l'uomo giusto per tornare in alto, è un grande allenatore che ha vinto tanto. Metterà la sua personalità al servizio del gruppo, ma anche la sua grinta e l'esperienza. Spero si possa fare bene tutti insieme, anche con i giovani.

Caldara: Mostrerò il mio valore

Oltre a Mimmo Criscito ha parlato anche il nuovo difensore della Juventus, Mattia Caldara, che è uno degli uomini su cui fare affidamento per il prossimo futuro. Il giovane difensore ha parlato del suo passaggio dalla Serie B alla Juve e la Nazionale:

Sono stati due anni importanti all'Atalanta dopo un inizio complicato per i metodi di allenamento di Gasperini e per la differenza con la Serie B. La Juve ha chiamato, ma ho fatto ad aspettare. Ora spero di essere pronto perché in bianconero non si può sbagliare.

A Bergamo ha giocato anche in Europa e Caldara è soddisfatto di come si è comportato ma ha notato la differenza con il calcio che si gioca da noi: "Sicuramente mi è servita l'esperienza per maturare, le partite sono molto diverse e sono cresciuto. Le squadre estere non mollano mai, in Italia quando sei sotto di due gol pensi a non subirne più". Infine il difensore che vestirà la maglia della Juve dal prossimo anno ha parlato della prima impressione con il nuovo Ct e su quale percorso vuole seguire con la Nazionale:

È diverso da Gasperini, sia negli allenamenti che nelle idee di calcio. E' un grande allenatore e vuole la squadra corta con densità vicino alla palla. Vogliamo far tornare l'Italia dove merita, ma non so se sarò io il simbolo di un cambio generazionale. Voglio dimostrare di meritare delle maglie così importanti, sono due sfide che sento molto.

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