Italia, Conte: “Vogliamo essere d’esempio per il Paese”

Antonio Conte riparte da Bari. Il neo Commissario tecnico della Nazionale italiana è pronto all’esordio contro l’Olanda nell’amichevole del San Nicola, stadio della squadra con cui ha vissuto una memorabile stagione culminata con l’ultima promozione in Serie A dei Galletti. Emozioni su emozioni dunque per il mister salentino che nella classica conferenza stampa della vigilia, ha fatto il punto sul match contro la squadra che ha conquistato il terzo posto negli ultimi Mondiali 2014. La speranza è che Bari porti fortuna al tecnico nonostante la tradizione negativa degli esordi di molti dei suoi predecessori: “Tornare in questo stadio e in questi spogliatoi dove abbiamo avuto una bella esperienza è bellissimo. E' stata la mia prima vittoria da tecnico e la conservo gelosamente nel cuore. Sono emozionato perché qui ho lasciato molti amici. Sono fiero di essere il primo Ct meridionale. Iniziare con una sconfitta? A nessuno piace perdere anche se a volte una sconfitta, 24 mesi dopo, puo' portare a vincere il Mondiale, come successo con Lippi. Cerchiamo però di partire bene, è un'amichevole contro una squadra forte che è arrivata terza al Mondiale, con valori consolidati. Ma noi abbiamo voglia di fare delle belle cose".
Conte vuole un'Italia esempio per il Paese
Il risultato dunque è importante per Conte, ma lo è ancor di più il lavorare bene per creare un gruppo solido come anticipato nei giorni scorsi. Un gruppo che ha un obiettivo chiaro, quello di essere di esempio per il Paese: “Vogliamo creare un mix tra veterani, gente di grande affidabilità, e giovani promettenti che hanno tutto per diventare grandi giocatori. Il mio compito è far crescere i giovani e assemblarli ai veterani. In questi tre giorni ho visto un atteggiamento positivo e molto propositivo da parte di tutti, c'è un grande senso di responsabilità da parte di tutti. E' un momento difficile per tutto il Paese e vorremmo, anche attraverso la Nazionale, essere di esempio".
Sirigu si, El Shaarawy forse per Italia-Olanda
L’erede di Cesare Prandelli ha già svelato alcune delle sue scelte di formazione per domani, ovvero la presenza tra i pali di Sirigu e i dubbi relativi ad El Shaarawy, dolorante ad una caviglia: “El Shaarawy ha avuto un problema, se lo porta dalla partita di domenica. Vediamo come starà, faremo le opportune valutazioni senza prenderci rischi. La formazione ce l'ho in testa, in portaci sarà Sirigu. Gli altri li vedrete direttamente in campo. E' la prima gara e cercherò di fare del mio meglio Domani ci sono solo sei sostituzioni e in cinque giocheranno per tutta la partita. Buffon? E’ il nostro titolare. Farà i 90′ anche Marchisio, squalificato in Norvegia e cercheremo di ruotare gli uomini nei ruoli più dispendiosi. Dagli attaccanti ho trovato grande disponibilità da parte di tutti, i ragazzi hanno voglia di percepire le mie idee, sono fiducioso. Il blocco Juve? Qui è qui lo merita e non è detto che chi ha lavorato con me debba giocare per forza. Sono contento che ci sarà tanto pubblico. La gente che viene e paga il biglietto ci deve riempire d'orgoglio"
Il calcio italiano deve ripartire dai giovani
In conclusione una battuta anche su quello che serve al calcio italiano per tornare grande e in primis la fiducia nei giovani di casa nostra: “Non so in Italia che tipo di strada si possa percorrere, ma si cercherà di dare più spazio ai calciatori italiani. Ciò significherebbe molto per noi. Per la Nazionale sarebbe fondamentale, e anche per le nazionali giovanili"
Italia-Olanda speciale anche per Andrea Ranocchia
Non sarà una partita come tutte le altre anche per Andrea Ranocchia. Il difensore dell'Inter ha formato la coppia centrale del Bari in coppia con lo juventino Bonucci. Prospettiva che potrebbe riproporsi anche domani, per il centrale che non si sente un punto fermo della Nazionale: "Non mi sento un punto fermo. Oggi sono qui, domani potrei non esserci. Devo meritarlo, come è capitato in passato e sarà in futuro. Devo meritarmi il posto sul campo, in partita e negli allenamenti, così come ho sempre fatto, in Nazionale e nel club. Mi impegnerò e cercherò di diventare in futuro importante per la maglia azzurra".