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Italia: chi è Cristiano Piccini, il difensore da 80 milioni che la Serie A non ha mai voluto

Partito dall’Italia nel 2014, a 22 anni, si è trasferito prima al Betis Siviglia, poi allo Sporting Lisbona, quindi in estate al Valencia. Che lo ha pagato 10 milioni e inserito una clausola da 80. Ora è in Nazionale chiamato da Mancini dopo il forfait di D’Ambrosio. La più grande occasione per dimostrare a tutti chi sia.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Italia che verrà nemmeno Roberto Mancini se la immagina. Il ct azzurro ha diramato le convocazioni, non senza sorprese, inserendo nuovi nomi e lasciando a casa ‘vecchie' glorie in attesa di giorni migliori. Poi, le defezioni, gli infortuni, le polemiche attorno ai rientri nei rispettivi club. In mezzo, la Nazionale, una Nazionale da rifondare, da ricostruire, tra amichevoli e una Nations League che non vuole essere una nuova ecatombe sportiva.

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A tutto ciò, il ct ha risposto con nuove convocazioni , tra cui una sorpresa assoluta: Cristiano Piccini, un esterno difensivo che in Italia nessuno conosce ma che vestirà la maglia dell'Italia. Un controsenso? No, per chi segue il calcio e i suoi campioni, Piccini non è un Carneade come molti potrebbero pensare. E' addirittura uno dei difensori più costosi nella storia del calcio mondiale.

Mai una presenza in A. Cristiano Piccini non gioca in Serie A e nemmeno in Italia. Per ritagliarsi spazio, fama, gloria e adesso anche una convocazione in Azzurro, è dovuto emigrare, prima in Portogallo allo Sporting Lisbona, poi quest'estate in Spagna . A cercarlo e ingaggiarlo è stato il Valencia, che gli ha anche inserito in contratto una clausola che per un difensore è enorme: 80 milioni di euro.

Giramondo tra Spagna e Portogallo. Piccini alla conquista dell'Italia grazie a Mancini. Ma non solo intesa come maglia azzurra. Il giovane esterno difensivo, classe '92, a 26 anni non ha mai avuto il piacere di cimentarsi con il nostro calcio nella sua massima espressione, la Serie A. Dopo una lunga gavetta tra serie C e serie B dove si fa le ossa, ancora giovanissimo nel 2014 firma con il Betis Siviglia e nel 2017 arriva allo Sporting Lisbona. Quindi a Valencia dove è al centro del progetto tecnico.

La rottura del crociato, la rinascita. Con il Valencia sta giocando con continuità (7 partite in Liga) e ha esordito in Champions League, contro il Manchester United di Mourinho. E' un terzino forte, veloce, robusto: nel 2016 si ruppe il crociato, oggi è ancora più in forma di prima. Temprato nel fisico e nel carattere. La maglia azzurra lo aspetta e poco conta se è arrivata quasi per caso: un difensore che vale 80 milioni, farebbe gola a tutti.

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