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Israele, calciatore dell’Hapoel Be’er Sheva in fin di vita dopo una pallonata al petto

Il capitano dell’Hapoel Be’er Sheva ha lasciato l’ospedale oggi dopo aver ricevuto una pallonata al torace che gli ha interrotto la frequenza cardiaca durante l’allenamento di martedì scorso. Barda: “Sto tornando a casa e sarò soprattutto a riposo”.
A cura di Vito Lamorte
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Il capitano dell'Hapoel Be'er Sheva, Elyaniv Barda, ha lasciato l'ospedale oggi dopo aver ricevuto una pallonata al torace che gli ha interrotto la frequenza cardiaca durante l'allenamento di martedì scorso. Un evento che ha scioccato tutta la comunità del calcio israeliano ed europeo.

I medici del Centro Soroka di Be'er Sheva hanno comunicato a Barda che il suo cuore deve ancora riprendersi dall'incidente che quasi lo ha ucciso. Il massaggiatore della squadra, Dimitri Traschinko, gli ha salvato la vita grazie ad una respirazione artificiale e un massaggio cardiaco durante il viaggio in ambulanza.

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Barda gioca nell'Hapoel Be'er Sheva dal 2013 e ha collezionato 103 presenze e 29 reti. L'attaccante che vanta anche 38 presenze nella nazionale israeliana ha conquistato due volte il campionato e la Supercoppa e una Coppa di Lega.

Dottore dell'Hapoel: Condizione buona ma deve migliorare

Il dottor Doron Zager in una dichiarazione al Times of Israel ha parlato delle condizioni del calciatore israeliano dopo il fortuito incidente:

In generale la sua condizione è buona. Deve migliorare e il suo cuore deve ancora mostrare un recupero completo. È necessario che vada avanti in maniera graduale nelle prossime settimane. Il consiglio medico è quello di non giocare nelle prossime settimane.

Barda: Sto tornando a casa e sarò a riposo

Elyaniv Barda ha scritto nel suo account di Facebook un messaggio di ringraziamento per la squadra medica, gli allenatori, la squadra e gli appassionati che gli hanno dedicato un pensiero in questi giorni difficili:

Sono tornato a casa dall'ospedale. Vorrei ringraziare di nuovo l'equipaggio del Centro Soroka, il pronto soccorso, il professor Zager, i dottori e le infermiere che mi hanno trattato e che mi hanno curato incredibilmente. Un grazie di cuore a tutte le persone che mi hanno dedicato il loro sostegno, l'amore, le preghiere e mi hanno aiutato. Sto tornando a casa e sarò soprattutto a riposo.

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