Inzaghi, ascolta Ventura: “Il Milan fa per lui, ma devono aiutarlo”

Cercato, conteso, corteggiato e alla fine preso. Alessio Cerci è stato per mesi l'oggetto del desiderio in quel di Milanello. Sin dalla scorsa estate, quando Inzaghi chiamava un giorno sì e l'altro pure, l'ex attaccante del Torino era destinato (prima o poi) a vestire il rossonero, dopo l'esperienza negativa in Spagna con l'Atletico Madrid. Tra chi conosce bene l'Henry di Valmontone, c'è sicuramente Giampiero Ventura. L'allenatore del Torino, capace di replicare il grande campionato fatto la scorsa stagione senza Cerci e Immobile, ha parlato del suo ex pupillo davanti alle telecamere di "Tiki Taka": "Alessio al Milan? Lo vedo bene, è una squadra che fa per lui – ha spiegato a Mediaset, il tecnico granata – Però ha bisogno di essere aiutato e una volta che si sentirà tale, sarà capace di ripagare con i fatti. L'esperienza a Madrid? Mi ha chiamato un emissario del Barcellona chiedendomi di lui, gli ho risposto che ha sbagliato ad andare all'Atletico. Al Milan può far bene, ma deve prima capire la strada". Carezze e parole al miele per il giocatore, tiratina d'orecchie per Filippo Inzaghi che, nelle ultime settimane, ha lasciato il romano in panchina facendolo giocare soltanto per pochi minuti.
Ultima chiamata per Pippo – Dopo aver parlato anche di Immobile ("Non lo fanno giocare alla sua maniera"), Ventura è tornato a spiegare il probabile motivo della "scomparsa" dalle prime pagine di Alessio Cerci: "Un allenatore deve capire come far rendere al meglio un giocatore. Questa è una cosa fondamentale". Il problema, adesso, è tutto nelle mani di Inzaghi che, dopo aver ottenuto il giocatore che voleva, è obbligato a farlo rendere al massimo. Tra i motivi d'insoddisfazione, ai piani alti di via Aldo Rossi, c'è la scarsa efficacia degli ultimi due colpi di mercato messi a segno da Galliani: Destro e, appunto, Cerci. Sabato arriva l'Hellas Verona e, oltre ad un gioco almeno accettabile, il Diavolo deve raccogliere i frutti di due investimenti importanti come quelli dell'ex attaccante della Roma e dell'ex Atletico Madrid. Dopo 9 punti in 9 partite, dall'inizio del 2015, Inzaghi si gioca la panchina proprio contro i gialloblu. La speranza dei tifosi e (forse) anche quella del tecnico, è che i due gioielli arrivati a gennaio si sblocchino definitivamente contro la "fatal" Verona.