Inter, Zanetti apre a Thohir: “Voglio restare nella sua nuova società”

Il capitano nerazzurro rientrato oramai a pieno regime in gruppo dopo quasi un anno di forzato stop, è pronto a ridedicare anima e corpo alla causa nerazzurra: oggi in campo e domani dietro ad una scrivania. Poco importa, anzi nulla importa, se prima doveva far riferimento a Massimo Moratti, oggi semplicemente presidente onorario, e adesso a Erick Thohir, il nuovo che avanza. La scelta e la volontà di Javier Zanetti sono manifeste a tutti e appena può le ribadisce (come nell'intervista rilasciata all'Equipe) con la chiarezza di chi non ha altri pensieri per la testa: restare all'Inter per sempre, dando completa disponibilità sul campo come per una eventuale collaborazione dirigenziale.
Oggi e sempre con l'Inter – Per Zanetti tutto va bene, qualsiasi ruolo vorranno ritagliargli in società. L'unico che però non vorrebbe è quello di allenatore, una figura in cui non si rivede. Meglio una carica dietro la scrivania, magari di rappresentanza, possibilmente sul sociale, ambiente in cui da sempre con la sua fondazione ‘Pupi' opera in modo incessante. Anche perchè è un ruolo che ricopre già all'interno della squadra: quello di esempio da seguire e imitare: "Francamente, non so cosa farò, ma ho sempre detto che mi avrebbe fatto piacere continuare la mia avventura con la grande famiglia dell'Inter. Penso che tutto sarà fatto quando arriverà il momento. Dipenderà anche dal presidente. In ogni caso, io non mi vedo come allenatore".
A 40 anni, a disposizione di mister e compagni – Questo il futuro, oggi il presente è fatto di allenamenti, sudore, corse e partite. Anche se a 40 anni qualcuno potrebbe storcere il naso nel vederlo ancora in campo, Zanetti non se ne preoccupa e gioisce al pensiero di poter finalmente offrire a Walter Mazzarri un'ulteriore possibilità tecnica e tattica ad ogni partita: "Vi assicuro che sto pensando solo a finire questa stagione nel miglior modo possibile. Più tardi, con calma , voglio pensare a quello che potrò fare in futuro. La passione, la cultura del lavoro e l'amore che provo per questa professione sono i miei segreti. E oggi ho l'ambizione di essere utile, di essere una soluzione aggiuntiva per la mia squadra"