Inter, Vieri attacca Moratti: “Non mi interessa parlarci, vale zero”
La storia d’amore tra Christian Vieri e l’Inter finì con durissime polemiche e dopo qualche anno il Bobone nazionale non ha ancora digerito la storia del pedinamento da parte della società nerazzurra durante le sei stagioni. Il suo passaggio ai cugini del Milan fece emergere la brutta storia delle intercettazioni nei suoi confronti e alla domanda di un tifoso su Instagram sul suo rapporto con l’allora presidente Massimo Moratti, Vieri ha risposto"Mi manca San Siro, lì ho dato tutto. Come abbiamo fatto a perdere il 5 maggio? Me lo chiedo ancora", ha concluso Vieri su Instagram. nelle stories: “Se ho più avuto modo di parlare con Moratti? No. Non mi interessa. Vale zero".
Un commento che non aiuterà a ricucire i rapporti con parte della tifoseria nerazzurra che vuole ancora bene a Bobo per quanto fatto negli anni in nerazzurro ma non è assolutamente felice di sentire queste parole nei confronti dell'ex presidente. Lo stesso Vieri ha precisato con un'altra risposta in riferimento alla vicenda del pedinamento ai suoi danni: "L'Inter non mi ha fatto mai niente, al contrario della gente che la gestiva. Pensavo di chiudere la carriera in nerazzurro, ho amato veramente l'Inter". In un'altra stories Bobo ha parlato del Meazza e del 5 maggio: "Mi manca San Siro, lì ho dato tutto. Come abbiamo fatto a perdere il 5 maggio? Me lo chiedo ancora".
Diciamo che rispetto a quanto detto ai Signori del Calcio l'anno scorso, quando ha ripercorso gli anni più intensi della sua carriera, Vieri ha cambiato un po' idea visto che all'epoca disse di aver "perdonato" il presidente Moratti per la storia dei pedinamenti:
Non ce n'era proprio motivo: non facevo niente. Tutti dicevano che Vieri usciva la sera, ma lo facevo solo la domenica, come ogni persona. Quindi non c'era nessuna cosa per far sì che mi dovessero intercettare o pedinare, non c'era un perché. Ormai comunque non ci penso più. Guardo alla parte di quei sei anni in cui ho giocato, i compagni, i gol, anche le sconfitte. Tutto quanto è sempre e comunque bello, perché giocare titolare nell'Inter è sempre una cosa importante. Se ho perdonato il presidente Moratti? Ma sì, è stato il mio presidente per sei anni, mi ha comprato a 90 miliardi, mi ha fatto dei contratti alti e gli sarò sempre riconoscente per questo. Ho fatto 132 gol e gli ho fatto vendere tante magliette col numero 32. Quindi ho la coscienza a posto.