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Inter, via Handanovic: per i pali il sostituto è Ederson

I nerazzurri verso la rivoluzione: via anche gli altri slavi (Brozovic, Ljajic, Jovetic), con l’eccezione di Perisic, che verrebbe invece confermato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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In casa Inter si studia già la rivoluzione: per la prossima annata, infatti, il club meneghino starebbe pensando alla cessione di quasi tutti i calciatori slavi in rosa (con l'eccezione di Perisic) per fare cassa, e di sostituire il numero uno sloveno Handanovic con il portiere Ederson, attualmente in forza al Benfica. Un vero e proprio avvicendamento dettato soprattutto dal fallimento dell'arrivo in Champions League, con la conseguente "perdita" di introiti per la prossima stagione ed il contemporaneo desiderio di diversi calciatori di cambiare squadra.

Samir Handanovic è sicuramente tra questi: il calciatore non ha mai nascosto il suo desiderio di giocare in Champions League, dove finora ha disputato solo uno sciagurato spareggio preliminare con la maglia dell'Udinese. "Certo che voglio giocarla, è un mio obiettivo", aveva detto lo sloveno al termine del successo di San Siro sull'Empoli, "Non so se resto, nel calcio non si può mai sapere". Frasi che portarono ad una strigliata da parte di Javier Zanetti, ma che dimostrano il desiderio di Handanovic di lasciare la squadra. Su di lui ci sono principalmente club inglesi: oltre all'Arsenal c'è anche il Chelsea di Antonio Conte, che potrebbe volerlo per sostituire Courtois.

L'Inter avrebbe però già pensato al brasiliano Ederson, classe 1993 del Benfica. Inizialmente scelto come riserva di Julio Cesar, altro ex-nerazzurro, è poi diventato titolare per i tanti problemi avuti dall'altro portiere carioca delle Aquile lusitane: il suo contratto scade il 30 giugno 2020 ed ha una clausola rescissoria di 45 milioni di euro, sebbene in Portogallo viene dato per partente a circa metà della cifra. Oltre ad Handanovic, tuttavia, sarebbero in partenza anche gli altri slavi in rosa: Brozovic, Ljajic e Jovetic, mentre il solo Perisic verrebbe confermato nel 4-2-3-1 tanto caro a Roberto Mancini.

 
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