Inter, tre colpi per il futuro: Barella, Cristante, Chiesa. Bravi, giovani, italiani
Mentre la parte rossonera del Naviglio milanese si prepara ad una nuova avventura con Rino Gattuso successore di Montella sulla panchina più scottante d'Italia, la sponda nerazzurra si gode un campionato in cui stanno arrivando le prime certezze: continuità, tenuta, mentalità corretta. Il tutto condito da una sfida con Roma, Juventus e Napoli per le primissime posizioni, con le avversarie che hanno però la testa anche in Europa, dove si perdono energie fisiche e mentali. Così, mentre Spalletti prepara la squadra per la prossima partita di campionato, la dirigenza progetta serenamente il futuro prossimo, modellando un mercato sulle esigenze del tecnico ma anche su precisi binari economici da seguire.
Il presente tra risultati e bilancio
Plusvalenze a giugno, via o Joao o Brozovic
Se da un punto di vista sportivo i risultati sono tornati a sorridere, c'è ancora da lavorare molto sul piano finanziario. Con l'Uefa c'è un accordo preciso: per non incorrere in nuove sanzioni e limitazioni, entro il prossimo 30 giugno bisognerà cedere qualche giocatore importante per creare una plusvalenza di circa 30 milioni di euro. Sul piatto ci sono i soliti Brozovic e Joao Mario che hanno un mercato comunque interessante.
Champions League e programmazione a lungo termine
Altro elemento da tenere in considerazione per il cosiddetto ‘autofinanziamento' imposto dall'Uefa ma anche per volontà della nuova proprietà di Suning, è poi l'approdo immediato in Champions League. La grande coppa, che da quest'anno ospiterà quattro italiane, è uno sportello automatico per entrate importanti: immediate, grazie alla qualificazione, e future, con la fase a gironi garantita. Tutto potrebbe permettere una programmazione più attenta.
La linea italiana per il futuro
Ecco perché anche a gennaio si guarderà il mercato con parsimonia. La linea sembra tracciata: D'Ambrosio, Eder, Gagliardini, Santon, Candreva, Pinamonti. Difficilmente in passato si erano visti tanti italiani nella rosa nerazzurra. E il concetto è che Suning ne vuole altri, come Barella, Cristante o Chiesa. Giovani e forti, che costano moltissimo, ma che per giugno non sono semplici miraggi.
Nicolò Barella, 30 milioni
Il centrocampista del Cagliari è da tempo nel mirino delle grandi. Barella sa giocare sia la fase offensiva che difensiva con attenzione e ha prospettive di crescita enormi. Giulini non a caso lo valuta circa 30 milioni, un prezzo extra large che a giugno però potrebbe anche calare.
Bryan Cristante, 25 milioni
A Spalletti piace ovviamente anche un altro giovane del momento, Bryan Cristante dell'Atalanta, centrale offensivo con la propensione all'inserimento in verticale e al gol (come contro il Benevento). Anche con l'Atalanta – non solo per l'affare Gagliardini – i rapporti sono intatti con Percassi ma il prezzo è sempre alto, 25 milioni.
Federico Chiesa, 50 milioni
Infine, Chiesa jr, il baby fenomeno della Fiorentina che si sta affacciando prepotentemente sul calcio dei grandi. Il prezzo è già da top player, circa 50 milioni di euro e la concorrenza è spietata e in vantaggio. Come il Napoli di De Laurentiis che al contrario dell'Inter sembra avere già messo le basi per un discorso che a giugno potrebbe concretizzarsi.