Inter, Thohir pensa a Frank de Boer come successore di Mancini
Erick Thohir a parole ha confermato Roberto Mancini anche per la prossima stagione. L’imprenditore indonesiano naturalmente non può e non deve destabilizzare un ambiente già messo a dura prova dai risultati. Ma la permanenza del tecnico marchigiano non è affatto scontata. Thohir pare che stia già pensando al successore del Mancio e sta seguendo con attenzione all’allenatore dell’Ajax Frank de Boer, che potrebbe sedersi sulla panchina dell’Inter nella prossima stagione.
Mancini in due mesi è passato dal primo al quinto posto. L’Inter a Natale era al comando ed aveva un margine enorme sulla Juventus, che adesso ha addirittura quattordici punti in più dei nerazzurri, che nelle ultime undici partite hanno conquistato la miseria di dodici punti. Mancini è naturalmente sul banco degli imputati, perché non è riuscito a dare un gioco alla squadra, ha scelto uno a uno tutti i calciatori e anche nel mercato di gennaio ha rinunciato all’acquisto di un centrocampista di qualità che serviva in modo incredibile all’Inter, e ha preferito investire su Eder, ancora a secco da quando veste la maglia nerazzurra. Ma il Mancio potrebbe andare via in realtà per un altro motivo. Perché senza la Champions League, Thohir potrebbe essere costretto a vendere i pezzi migliori – Icardi e Miranda sono nel mirino del Manchester United. E naturalmente con una squadra più giovane e di fatto da ricostruire servirebbe un tecnico maggiormente abituato a lavorare con i giovani e per questo sono spuntati i nomi di Simeone e De Boer.
Il ‘Cholo’ sogna di allenare i nerazzurri, ma non adesso. L’argentino per rimanere all’Atletico Madrid ha detto di no anche al Chelsea; e così Frank de Boer passa in pole position. L’ex difensore del Barcellona con l’Ajax ha lanciato e valorizzato tantissimi giovani, tra l’altro ottenendo risultati eccellenti. Perché in cinque stagioni De Boer ha vinto quattro volte il titolo olandese, che potrebbe arrivare pure quest’anno – l’Ajax è a un punto dal Psv di Cocu.
