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Inter, Thohir lascia Milano: corre dal padre, le condizioni di salute sono peggiorate

Il presidente nerazzurro rientra in Indonesia per motivi familiari: lascia una squadra non ancora fuori dal tunnel della crisi e un allenatore la cui posizione resta in bilico.
A cura di Maurizio De Santis
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Motivi familiari. E' questa la ragione che ha spinto il presidente dell'Inter, Erick Thohir, a salire sul primo aereo diretto in Indonesia dopo essere volato a Milano per sbrogliare quel groviglio di polemiche e risultati negativi che aveva bloccato i nerazzurri. Venerdì all'assemblea dei soci, oltre a Zhang Jindong, sarà assente anche lui, costretto a tornare a casa per cause di forza maggiore e la preoccupazione per le condizioni di salute del padre, aggravatesi nelle ultime ore. Il tycoon indonesiano era giunto in Italia al capezzale della squadra scossa prima dai malumori sollevati dal caso Icardi (tornato al gol e decisivo contro il Torino) poi dal trend negativo di risultati che aveva precipitato l'Inter al 14° posto in Serie A, lontano dalla vetta e cosa peggiore dalla zona Champions League.

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A Milano Thohir era sbarcato anzitutto per dare sostegno al tecnico olandese, De Boer, e poi assistere alla sfida di campionato contro i granata. La vittoria arrivata grazie alla doppietta dell'attaccante argentino ha di fatto salvato la panchina e dilazionato ad altra data qualsiasi ipotesi di cambio. Sì, perché il successo arrivato solo all'88° non ha rinsaldato la posizione dell'allenatore ma ha solo messo la sordina all'idea di portare sulla panchina nerazzurra Leonardo oppure Blanc, i due tecnici che vanno per la maggiore in queste ore.

Le parole del massimo dirigente, la prestazione della squadra (che non ha lasciato ai granata la possibilità di fare gioco) e il sostegno della società (come ribadito da De Boer nel dopo gara) hanno soffiato via – per adesso – quelle nuvole nere che si addensavano sulla Pinetina. Almeno fino alla prossima sosta di campionato l'ex Ajax resta al suo posto e avrà altro tempo a disposizione per dimostrare il suo valore. Le sconfitte contro Cagliari e Atalanta hanno esaurito quel bonus di fiducia conquistato con la vittoria sulla Juventus. Per De Boer è vietato sbagliare, contro la Samp dovrà superare l'ennesimo esame col rischio di bocciatura che gli pende tra capo e collo.

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