Inter, Thohir: “Bisognerà soffrire per altri 2 o 3 anni”
Erik Thohir prova a spiegare il suo progetto nerazzurro, a lungo raggio. Davanti alle sconfitte che si susseguono e la vittoria che non arriva oramai da sei partite, non resta che una sano bagno d'umiltà e idee chiare. Che no faranno felici i tifosi interisti ma che sanno di coerenza e coraggio. Coerenza perchè sin dal suo primo giorno di presidenza il tycoon indonesiano aveva promesso di dedicarsi anima e corpo all'Inter che tutto era ma non un capriccio da ricchi. Coraggio perchè davanti ad un mercato aperto e la possibilità di mettere mano al portafogli per acquistare un nome di grido, Thohir tiene duro e va avanti per la sua strada fatta di un restyling totale.
Nessun colpo di testa – Nessun sogno, almeno nell'immediato. Nessun acquisto di mercato di grido ma semplicemente una verifica di chi c'è e cosa possa succedere da qui al 31 gennaio, stando a guardare più che a operare. Con la convinzione che le cose buone si devono costruire col tempo non nell'arco di un mese invernale: "Per i prossimi 2-3 anni sarà difficile. Vogliamo un club sano, prendiamo l'esempio delle società inglesi, dove riescono a gestire le entrate in modo tale da aumentarle e in questo modo possono comprare grandi giocatori". Prima sanare le finanze e coprire gli ammanchi in bilancio che pochi non sono, poi tutto il resto che verrà da sè.
Obiettivo giovani – Il progetto è puntare sui giovani, che possono garantire un futuro. La ‘vecchia guardia' dovrà per forza di cose lasciare il passo al nuovo. Perchè è su questo che si fonderà l'Inter di Thohir: "Al momento abbiamo tanti giocatori in determinati ruoli e meno in altri. Dobbiamo creare un equilibrio tra i reparti, che non siano nè troppo pieni nè troppo vuoti. Il giocatore ideale? Dovrebbe avere un'età tra i 24 e i 26 anni. Ciò non significa che gli eroi del Triplete 2010 non siano apprezzati, però è ovvio che nella rosa servano e vadano inseriti anche giocatori più giovani".