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Inter, Stankovic sfida Mihajlovic: “Sul mercato siamo 1-0 per noi”

Da un lato Murillo, Miranda e Kondogbia, dall’altro Bertolacci e Bacca. Il derby si gioca già sul mercato in attesa del campo con i nerazzurri che hanno spinto sull’acceleratore, investendo moltissimi soldi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ci saranno due derby per tastare sul campo chi sarà il migliore, intanto, Milan e Inter si confrontano sul mercato estivo per capire chi partirà con il maggior vantaggio dato da acquisti mirati e scelte giuste. I nerazzurri non hanno cambiato guida tecnica ripuntando tutto ancora su Roberto Mancini mentre i rossoneri hanno scelto Sinisa Mihajlovic per il dopo Inzaghi. Due scelte legate da un sottile filo nerazzurro perché il serbo iniziò a lavorare in panchina proprio come secondo di Mancini e oggi all'Inter è arrivato Dejan Stankovic, come team manager dopo che era stato fido giocatore dei due. E grande amico di Sinisa.

Dopo la parentesi all'Udinese con Stramaccioni, ‘Deki' è stato richiamato alla base da Zanetti per venire inserito nel reparto tecnico nerazzurro. Il suo compito sarà quello di creare maggior coesione tra giocatori, allenatore e dirigenza. Un compito delicato ma che se fatto bene potrà portare solamente ottimi benefici: "Sarò il collante tra Mancini, i giocatori e la dirigenza. Inoltre aiuterò i giovani a capire cosa vuol dire giocare nell'Inter. Dopo aver raggiunto l'obiettivo prefissato dalla dirigenza dell'Udinese, alla fine della stagione le nostre idee si sono divise, quindi io e Stramaccioni abbiamo deciso di andare via. Per fortuna poco dopo è arrivata la chiamata dell'Inter. Abbiamo avuto sette giorni di colloqui grazie ai quali mi è stato chiarito cosa si aspettasse il club da me. Mi sono reso conto che la mia funzione è quella di fare da manager della prima squadra. Devo inoltre aiutare i giovani giocatori a capire cosa vuol dire giocare nell'Inter e la responsabilità che ciò comporta".

Si ritroverà dunque con nuovi derby da affrontare anche se non in campo e nuovi avversari tra cui l'amico Mihajlovic, diventato il nuovo allenatore del Milan: "Credo che 180 minuti non cambieranno 365 giorni. Ho sempre detto che Sinisa avrebbe allenato una grande squadra e ciò si è verificato. Non c'è bisogno che ne parli più. Sul campo si vedrà. Intanto sul mercato stiamo vincendo noi 1-0. Con l'aiuto anche di Marco Fassone, Mancini è riuscito a convincere i giocatori del progetto e della nuova storia che vogliamo scrivere, e questo è un grande passo per noi. Ciò dimostra che siamo una grande squadra e non vogliamo fermarci".

Parole importanti, con l'Inter che ha preso uno dei giocatori più ricercati del panorama europeo, Kondogbia, pagandolo a peso d'oro (40 milioni circa) ma creando i presupposti per rinforzare la mediana. Poi i due pilastri difensivi (tutti da verificare nel nostro campionato) come Miranda e Murillo. Infine un esterno di qualità, Montoya, scartato dal Barcellona. Per il Milan è arrivato uno dei migliori giovani italiani, Bertolacci e in avanti sta chiudendo per il bomber colombiano Bacca in dirittura d'arrivo dal Siviglia.

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